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Musetti, cos'è successo davvero contro Alcaraz al Roland Garros. Maledizione infortuni, e ora l'erba

La prudenza del coach Tartarini dopo gli esami, si aspettano certezze e si progetta il futuro: "Bisogna prepararsi alle maratone"

Bilancio positivo

Il bilancio è in ogni caso positivo: «Non può che essere così. Lorenzo ha fatto un grande salto di qualità e tutti lo abbiamo visto – prosegue Tartarini – sotto ogni punto di vista. Il suo e nostro rammarico più grande è quello di non aver potuto finire i match clou di questa prima sezione del 2025, nei quali aveva confermato di essere altamente competitivo. A Montecarlo ha vinto il primo set ed è rimasto in campo per “onor di firma” dopo essersi fatto male rischiando anche di farsi ancora peggio. Dopo sei giorni la ripresa. A Parigi ha conquistato il primo set e nel secondo ha giocato alla pari perdendo solo al tie-break. Sullo 0-2 del terzo mi ha fatto segno con la racchetta di essersi fatto male all’adduttore della gamba sinistra».

L’erba è una superficie affascinante ma anche infida: «Il terreno può essere anche molto scivoloso e gli adduttori vengono molto sollecitati. Non facciamo previsioni, né in un senso né in un altro. I prossimi giorni saranno importanti per prendere delle decisioni definitive, sempre in assonanza con quanto diranno i medici. Al momento parlerei anche della componente sfortuna abbinata alla serie di concause prima elencate. Cercheremo in ottica futura di capire l’origine di questi problemi considerando che anche il fisico deve abituarsi a grandi maratone come quelle alle quali si è sottoposto Lorenzo negli ultimi mesi».
 

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