Caroline Wozniacki, dopo essere tornata nel circuito mondiale a tre anni di distanza dal ritiro, ha nuovamente appeso la racchetta al chiodo e dovrebbe essere la sua decisione definitiva. Vivrà come volto e voce di Eurosport, che trasmetterà in diretta il Roland Garros, secondo Slam dell’anno, sui propri canali e in versione integrale su Discovery+: “Un’esperienza eccitante e gratificante – ha detto a pochi giorni dal via dei main draw – che mi permetterà di vivere l’atmosfera del grande torneo come ho fatto per tante stagioni sul campo”.
"Sabalenka la tennista da battere"
Iniziamo con un pronostico relativo al tabellone femminile. Quali sono le sue favorite?
“Il movimento del tennis femminile è molto vivace in questa fase storica. Sono tante le giocatrici in grado di vincere uno Slam o un torneo 1000, come si è visto in questi primi mesi dell’anno. La tennista dominante è senza dubbio Aryna Sabalenka, per potenza dei colpi, fisicità e capacità di mettere in difficoltà le rivali nelle giornate di maggiore ispirazione. La classifica Wta la premia anche se spesso deve convivere con degli alti e bassi di convinzione e condizione mentale. Può sentire la pressione e perdere il filo del discorso anche tecnico come le è capitato nella finale degli ultimi Australian Open contro Madison Keys. A Parigi la ritengo comunque la tennista da battere. Le altre favorite sono Coco Gauff, Jasmine Paolini e non scarterei la giovane Mirra Andreeva, che ha già vinto due tornei 1000 nel 2025”.
Jasmine Paolini è fresca di doppio titolo agli Internazionali BNL d’Italia. Al Roland Garros riuscirà a difendere la finale e andare oltre?
“Ci proverà, forte di una ritrovata energia e del grande “pieno emozionale” che ha vissuto a Roma davanti al proprio pubblico. Ha una carica agonistica con la quale è in grado di fare la differenza e si muove molto bene in campo leggendo in anticipo le intenzioni delle avversarie. Quando è in fiducia ha dimostrato di poter battere chiunque anche ribaltando match che sembrano già persi o compromessi”.
"Swiatek ha perso certezze"
La campionessa in carica Iga Swiatek è in crisi di risultati e il suo tennis pare involuto. Potrà puntare al titolo a Parigi dove ha già vinto quattro volte?
“Difficile dirlo ma certo la terra rossa è la superficie sulla quale ha ottenuto i migliori risultati in carriera e dove fino allo scorso anno è stata un gradino sopra alle altre. Ha perso certezze e a volte tende a voler chiudere i punti con precipitazione. Credo sia più un momento difficile sotto il profilo mentale che tecnico anche se le due cose sono ovviamente collegate. Sarà importante per lei partire bene e trovare il giusto feeling con il torneo e l’amata argilla del Roland Garros. Sono curiosa di rivederla all’opera”.
Parliamo di ritorni, il suo e quello di Petra Kvitova, che sarà a Parigi nel post maternità. Quanto è difficile ritrovare le giuste sensazioni?
“Non è facile tornare nel massimo circuito ed essere nuovamente tra le protagoniste assolute. Il corpo cambia dopo una maternità e bisogna anche fare i conti con le aspettative personali dopo uno stop prolungato. Non è semplice metabolizzare le sconfitte e continuare a crederci. Alcune tenniste riescono in questa impresa meglio di altre, vedi Elina Svitolina. In sintesi se il fisico non dà più le risposte attese bisogna essere brave a convivere con la nuova realtà delle cose, sul campo e fuori”.
"Stupita da Sinner, Alcaraz difficile da contrastare"
Trasliamo sul torneo maschile. Come se lo aspetta e sarà una sfida per il titolo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, come è successo nell’ultimo Masters 1000 di Roma?
“Quasi scontato dire che sulla carta saranno ancora loro i favoriti. Sinner mi ha stupita in positivo facendo ancora una volta qualcosa di pazzesco. Dopo una sosta forzata di tre mesi è tornato e in poche partite ha ritrovato il feeling con la partita, totalmente diverso da quello con gli allenamenti, ed è arrivato in fondo al torneo davanti al suo pubblico. Il numero 1 del mondo gestisce la pressione meglio di tutti e trova soluzioni quasi immediate a seconda di come si mettono gli incontri. Alcaraz è più ondivago nel rendimento, con molti “up & down” ma riesce ad avere apici assoluti difficili da contrastare. È anche bello vederli competere in campo ognuno con il proprio stile e le proprie peculiarità. Se gli infortuni li risparmieranno sono destinati a dominare la scena per molti anni, anche se gli avversari non mancano. A Parigi potranno fare molto bene anche Lorenzo Musetti e Jack Draper, due talenti assoluti del tennis attuale”.