Il bilancio finale è più che mai positivo per Angelo Binaghi, presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, ospite di 'Radio Anch'io Sport' su Rai Radio 1, il giorno dopo la fine della 82esima edizione degli Internazionali d'Italia: "Se all'inizio del torneo ci avessero detto che la manifestazione avrebbe avuto un successo così grande, che Jasmine Paolini avrebbe vinto il singolare e anche il doppio, che avremmo avuto un finalista e un semifinalista nel maschile, non ci avremmo creduto. Naturalmente vorremmo vincere tutto, ma ci sono gli avversari".
Sulla finale Sinner-Alcaraz
Il numero uno della Fipt torna sulla finale Sinner-Alcaraz vinta dallo spagnolo: "Tra i due continuo a tenere Sinner tutta la vita. Ha giocato male quei due set point, soprattutto il secondo, quando c'è stato un lungo scambio e ne è uscito con un rovescio lungolinea fuori di un metro. Peccato per Jannik, abbiamo avuto due set point nel primo set e anche un tie-break sfortunato. Facendo uno di quei due punti lì, oggi magari staremmo parlando di una storia diversa. Ma il tennis è così, è uno sport diabolico e affascinante. Adesso, come dicono i ragazzi, voliamo a Parigi e cerchiamo di vincere tutto come sempre. Ma non ci dobbiamo dimenticare che Jannik non giocava da tre mesi. Ci saremmo accontentati di due-tre turni, al massimo di un quarto di finale, invece è arrivato fino in fondo. Ha dimostrato di essere un grande campione e di essere il giocatore più forte al mondo".