Tuttosport

LIVE

Reggi: "Momento fantastico per il tennis italiano"

Reggi: "Momento fantastico per il tennis italiano" Getty Images
Le parole della vincitrice nel 1985 in singolare e in doppio: "Paolini in finale anche in doppio con un’Errani che ancora sbalordisce tutti: è veramente bellissimo"

Raffaella Reggi, Sara Errani e da ieri anche Jasmine Paolini: sono da poco diventate tre le tenniste italiane capaci di spingersi fino in finale agli Internazionali d’Italia sia in singolare che in doppio. Oggi voce autorevole di Sky Sport, nel 1985 Reggi vinse entrambi i tornei, mentre nel 2014 Errani si fermò solo contro Serena Williams, ritirandosi poi dalla finale di doppio per via di un problema alla coscia che la limitò anche in singolare. Nel pomeriggio (ore 17) toccherà a Paolini provare a centrare il primo difficile hurrà, opposta alla futura n. 2 del mondo Coco Gauff in una finale che promette spettacolo (e vedrà tra il pubblico anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella).

Raffaella, che periodo pazzesco per il nostro tennis.

«È un momento fantastico, non ci sono più aggettivi per descriverlo. Sfido chiunque a pronosticare un’edizione degli Internazionali così ricca di italiani. Il rientro di Sinner, la conferma di Musetti in top 10 davanti al suo pubblico, Paolini in finale in singolare e in doppio con un’Errani che ancora oggi sbalordisce tutti: è veramente bellissimo».

Si parla forse un po’ troppo poco di queste ragazze? Sembra quasi che alcuni risultati, soprattutto di Paolini, vengano dati per scontato.

«Purtroppo oggi quando si parla di tennis femminile non ci sono più quelle 4/5 tenniste ingiocabili, che erano sempre al centro dell’attenzione. Al di là di Sabalenka, che quando gioca sul veloce ha qualcosa in più delle altre per fisicità e pesantezza di palla, non ci sono più queste campionesse che prevalgono sulle altre. Poi certo, Jasmine si trova anche con Sinner e ora Musetti in un periodo in cui, senza nasconderci, il tennis maschile prende un po’ di più. Nel femminile non ci sono grandi rivalità, contrasti di stile, personalità di spicco. Jasmine però potrebbe essere una fuori dal coro, ce ne fossero come lei! Secondo me, a parte magari un paio, mancano un po’ quelle personalità di spicco fuori dal campo. È tutto un po’ preconfezionato, manca un po’ di leggerezza e spensieratezza».

Per la terza volta un’italiana è in finale sia in singolare che in doppio.

«La mia però era un’edizione ben diversa, di passaggio. Ricordo una cornice di pubblico pazzesca: la gente nei palazzi attorno al campo a fare il tifo per me, i balconi pieni… Vinsi la finale contro la statunitense Vicki Nelson, colei che ancora oggi detiene il record per lo scambio più lungo in assoluto nel circuito femminile - 643 colpi e 29 minuti di durata! - e trionfai anche in doppio con Sandra Cecchini. Il parco giocatrici non era paragonabile a quello che sarebbero stati gli Internazionali dal 1987 in avanti, ma ogni volta che vedo la mia fotografia nel tunnel del Foro davanti a Yannick Noah mi chiedo ancora che cosa ci faccio lì!».

La speranza - senza offesa! - è che Paolini possa essere la seconda azzurra a vincere entrambi i tornei.

«Ma assolutamente! I record sono fatti per essere battuti, io sarei solo che contenta se Jasmine dovesse riuscirci. Probabilmente in pochi credevano in lei da ragazzina, ma qui è stato bravissimo Renzo Furlan a fare un lavoro eccezionale. Se sta bene fisicamente il tennis ne risente in maniera positiva ed è proprio su quell’aspetto che secondo me Jasmine ha fatto il maggior salto di qualità. La stessa cosa vale anche per Musetti, che fisicamente vale la top 5. La sua fisicità viene quasi oscurata dai colpi, ma se entri in campo tirato da gara a livello fisico poi puoi esprimere al meglio le tue potenzialità».

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi