“Sono entrato in campo con la giusta mentalità, ma dopo il primo punto ho iniziato a lottare con me stesso” ha ammesso Musetti dopo la sconfitta nella semifinale degli Internazionali d'Italia a Roma contro Alcaraz. Un'ammissione di superiorità del suo avversario, anche se i rimpianti sono tanti, visto che non si potrà più verificare la finale tutta italiana per questo Masters 1000, in attesa della sfida di Sinner con Paul. “Il vento, l’ombra… mi hanno dato fastidio, ma il vero problema è che non ero nella giusta forma. Ero concentrato sulle cose negative della giornata, arrabbiato per le opportunità che ho perso. Non so quanti match ho giocato da Monte Carlo a oggi (sono 15, 5 a Monte Carlo, 5 a Madrid e 5 a Roma ndr) e riuscire a reggere questo ritmo con questa solidità è qualcosa che non avevo mai sperimentato. Oggi è stato un brutto giorno, ma anche questo fa parte del percorso. È una lezione per Parigi".
Musetti: "Alacaraz tranquillo, io confuso"
“Ho molte ambizioni, e credo di meritare questo livello. Non devo restare concentrato sulla prestazione negativa di oggi, ma guardare a tutto quello che ho fatto finora.“È stata una giornata negativa. Anche Carlos ha fatto fatica: non era lo stesso campo degli altri giorni. Però l’emozione mi ha bloccato, mi ha fatto sbagliare troppo e mi ha tolto le gambe" - ha detto Musetti con estrema sincerità. Il tennista italiano ha poi spiegato come il suo avversario ha saputo gestire megli il match: “Carlos è stato più tranquillo. Io, invece, continuavo a pensare agli errori. Sono rimasto ancorato a ciò che non mi riusciva, mi sono lamentato troppo, ho cercato troppi alibi e non sono riuscito a trovare la positività che volevo. È stato un match di confusione generale".