"Quando mi sono svegliato ieri ho capito che le cose erano un po' complicate. Poi l'amore per questo torneo, per la mia città, per mio fratello, per lo sport che faccio, mi ha spinto a provarci fino alla fine". È l'amaro commento di Matteo Berrettini, reduce dal forfait al match contro Caspar Ruud valido per il terzo turno degli Internazionali d'Italia. Sul centrale del Foro Italico, l'azzurro, già ritiratosi al primo set dell'incontro con Jack Draper a Madrid, cede il primo parziale per 7-5 dopo una lunga battaglia che ha deliziato il pubblico di Roma. Poi, il problema agli addominali che lo costringe nuovamente a gettare la spugna. Questa volta lo sconforto è evidente. Il Martello cede alle lacrime e si congeda con il norvegese numero 7 al mondo - atteso agli ottavi da Jaume Munar - che a fine incontro gli dedica il messaggio sulla telecamera: "Matteo, riprenditi presto". Al debutto al mille capitolino, Berrettini aveva superato Jacob Fearnley con lo score 6-4, 7(7)-6(0), prima di scendere in campo a fianco del fratello Jacopo nel doppio contro il tandem Sonego-Musetti, poi perso al terzo set.
Berrettini: "Avevo già pensato di non giocare"
Queste le parole del numero 30 Atp, che dopo il ritiro ha confessato di avere considerato già prima del match l'idea di non scendere in campo: "Oggi, fino a 10 minuti prima del match, pensavo di non poter scendere in campo. Ci ho provato e sono rimasto sorpreso da come il mio corpo ha reagito. Verso la fine del primo set ho sentito un'altra fitta e non sono riuscito a stare in partita. Una settimana fa non pensavo di giocare gli Internazionali, poi ho fatto un miracolo. Ed è stato sorprendente vincere una partita qui. Ma non volevo finire così, volevo evitarlo a tutti i costi. Spero di non aver fatto danni molto gravi, spero di essermi fermato in tempo, non credo di essermi strappato ancora. Il dolore è vicino al punto in cui mi sono fatto male in precedenza. Non so che cosa ci sia di sbagliato nei miei obliqui. Non mi va di fermarmi di nuovo".