Sotto la Mole sta per partire al Circolo della stampa Sporting il Piemonte Open Intesa San Paolo Atp Challenger 175. Cosa ne pensa ed è pronto per un blitz?
«Non ce la faccio a venire, quando finiscono gli Internazionali per una settimana sono in coma… Per stress sono pure finito all’ospedale in passato. Il torneo di Torino è di grande successo. Un ottimo palcoscenico per i giocatori italiani, quest’anno molti non giocano il doppio qui per essere allo Sporting, un circolo straordinario e iconico per la storia, vedi la vittoria di Pietrangeli e una dirigenza di altissimo livello che farà crescere ulteriormente la manifestazione».
Gli sport a livello di regole hanno cominciato da un paio di decenni ad accettare e promuovere cambiamenti. Il tennis va bene così o qualche ideuzza ce l’ha per renderlo ancora più avvincente?
«Bisogna cambiare qualche regola nel doppio, è diventato troppo poco divertente. Non bisogna più permettere che chi è a rete possa stare in mezzo a coprire tutto. Chi è a rete deve partire dalla posizione dei nostri tempi per consentire maggiore facilità a chi risponde per uno svolgimento più interessante dello scambio».
Che tennista era Angelo Binaghi?
«Serve and volley. Fisicamente ero una pippa perché d’inverno studiavo ingegneria. Mi ha permesso questo mio modo di giocare di essere un doppista migliore che un singolarista. Sono stato anche due volte campione italiano misto».
Quanto pratica tennis ora?
«Quando posso ma ho poco tempo per combinare con qualcuno purtroppo. Mi tengo in forma con la bici, il nuoto o la corsa».