Tuttosport

LIVE

Furlan: "Perché Sinner resta il migliore. Musetti, Paolini e i nomi del futuro"

L’ex tecnico di Jasmine, ora commentatore a Sky, parla a Tuttosport degli Internazionali di Roma e dell’età dell’oro del nostro tennis. In attesa di tornare... in campo

Buongiorno, Renzo Furlan. Come si trova dall’altra parte della barricata? Dal campo al microfono…

"Sui match, devo ancora testarmi, intendo sul commento. Di certo Sky mi ha dato la possibilità di accettare la sfida. Mi è sempre piaciuto buttarmi in qualcosa di nuovo. Ti aiuta, ti sprona. Nei talk si parla solo di tennis, argomento dove credo di essere abbastanza ferrato. E sono gestito molto bene. Viene naturale, poi: in fondo parli del tuo lavoro, delle tue esperienze vissute. Sono state tre puntate molto interessanti. E quando ci sono ospiti in gamba, risulta tutto molto stimolante".

L’Italia della racchetta vive l’età dell’oro.

"E tutto il movimento ne risente: le scuole tennis sono strapiene, si crea un entusiasmo a catena che trascina. I tifosi trovano giocatori che emozionano. Jannik (Sinner) e Jasmine (Paolini) fin qui hanno fatto grandi cose. Ma non ci sono solo loro, la punta dell’iceberg. Tutti, da Matteo Berrettini in avanti, fino a Lorenzo Musetti stanno dando un contributo importante alla causa. L’entusiasmo porta benessere al tennis".

E non è finita qui, vero?

"Vero. Me ne aspetto altri, che avanzano dalle retrovie, giovani ben impostati che promettono assai. Parlo di Jacopo Vasamì, Federico Cinà, Tyra Grant. E non solo».

A proposito di Tyra, l’allieva di Piatti: ha deciso di gareggiare con la "maglia" azzurra.

"Ha scelto l’Italia, è cresciuta in Italia, la sente dentro questa nazionalità. Bene, molto bene. Ha solo 17 anni, è un altro asso per il tennis tricolore".

Immergiamoci nell’atmosfera della Capitale.

"Giocare a Roma per un italiano è differente, speciale. Forse si percepisce un’aspettativa diversa, anche il giocatore ci tiene a fare risultato al Foro: ovvio, a volte si può trasformare anche in pressione e peso, ma solitamente gasa. Questa poi è un’edizione particolare: è il primo anno senza Rafa Nadal (che emozione nel 2024 la sua passeggiata sulla passerella sopra migliaia di tifosi, ndr), con un completo ricambio generazionale già avvenuto. E con tanti italiani protagonisti. Musetti ha fatto finale e semifinale nei due 1000 sulla terra, Paolini è numero 5 al mondo. E si aggiungono tanti ragazzi di valore. Può diventare l’edizione più interessante di sempre degli Internazionali".

Speriamo la pioggia non guasti la festa. Servirebbe un tetto…

"Roma è ambiziosa, vuole diventare il Masters 1000 migliore, di riferimento. Già hanno portato avanti l’ampliamento, con due campi in più nello Stadio dei Marmi. Pure io sono curioso di vederli. Credo che la copertura debba esserci, prima o poi. A maggio può capitare la pioggia, e un tetto ti serve. Su una struttura unica e affascinante sarebbe un valore aggiunto".

Abbonati a Tuttosport

L'edizione digitale del giornale, sempre con te

Ovunque ti trovi, tutte le informazioni su: partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi