MONTECARLO - Poco più di una settimana al rientro di Jannik Sinner dalla squalifica che tornerà sui campi in occasione degli Internazionali d'Italia. Il numero 1 al mondo ha ripreso ad allenarsi a Montecarlo per arrivare rodato al Masters 1000 di Roma, le sue parole al Tg1 nell'intervista esclusiva: "Sto abbastanza bene. Sicuramente l'anno scorso è stato molto stressante, ma siamo riusciti ad ottenere dei risultati incredibili. Anche quest'anno siamo partiti molto, molto bene. Poi, è successo quello che è successo... All'inizio era strana la situazione in cui mi trovavo e anche fuori dal campo sono successe delle cose che non mi aspettavo. Ma piano piano sono rientrato nel ritmo di allenamenti veri con un obiettivo davanti. Mi sto allenando anche con giocatori forti. Oggi Sonego? Ecco, visto a che livello sto giocando... A volte va bene, altre volte ho un calo e non so perché, quindi sicuramente sarò molto molto contento di rientrare in campo di partita, soprattutto a Roma, un torneo speciale per me, però sicuramente entro con una mentalità un po' diversa".
La squalifica
"Mi manca la competizione. In allenamento non hai la pressione e la tensione che hai in partita. Ma sono molto contento che questa fase ora è terminata e siamo pronti a ripartire. Cosa ho provato il giorno della positività? In quel momento non ho proprio capito che cosa è successo. Non sapevo nulla, mi hanno dovuto spiegare un po' tutto com'è andata dietro alle mie spalle, non sapevo niente, e poi da quel momento ho accettato, perché più di accettare non puoi fare, è andata com'è andata. Almeno abbiamo saputo subito da dove venissero questi piccoli milligrammi. Ma ho fatto proprio fatica ad accettare questi tre mesi, perché nella mia testa ho detto 'Non ho fatto niente, perché devo pagarne il prezzo?'. Invece poi ho parlato con il mio avvocato, che mi ha detto in modo concreto quello che poteva succedere nel peggiore dei casi, quindi abbiamo deciso questo. Però, è successo circa un anno fa, che l'ho vissuto, e per questo ho vissuto un anno intero di difficoltà.
Ho continuato a giocare e a vincere nonostante questo peso? La gente guarda i risultati, ma come mi sono sentito io in campo non era come un giocatore si dovrebbe sentire, ecco, perché noi ci alleniamo tanto per poi divertirci quando giochiamo una partita bella. Io questo divertimento giorno per giorno è andato un po' via perché ho pensato ad altre cose. La fortuna che ho avuto sono state le persone intorno a me, che mi hanno aiutato molto, mi hanno creduto, soprattutto. Parlo del mio team, della mia famiglia, delle persone che mi sono vicine. Ho costruito una mia bolla dove nessun altro entrava e questo sicuramente mi ha dato la voglia di continuare e di prepararmi per il Grande Slam, perché comunque l'anno scorso li ho giocati molto bene. Ho avuto anche un piccolo infortunio prima del Roland Garros, ma al Roland Garros poi ho giocato molto bene. Tutto è andato bene, anche se io non mi sono sentito un giocatore felice in campo. Patteggerei di nuovo? Ormai è andata", ha aggiunto Sinner.