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Sinner, la notizia shock e il dopo Cahill. Vagnozzi svela tutto: “Dovrà essere una persona che…”

Sinner, la notizia shock e il dopo Cahill. Vagnozzi svela tutto: “Dovrà essere una persona che…” Getty Images
Il coach del numero 1 al mondo ha risposto sulla preparazione agli Internazionali e sul profilo del prossimo allenatore

Jannik Sinner continua a preparare il ritorno in campo. Il campione azzurro è infatti prossimo a ricevere il via libera per tornare a difendere la vetta del ranking mondiale. Il suo ritorno è previsto agli Internazionali di Roma, in programma dal 29 aprile al 18 maggio sui rinnovati campi del Foro Italico, dove attenderlo ci sarà il pubblico di casa certo di potere riaccogliere il numero 1 al mondo. I flop d'inizio stagione di Alexander Zverev, hanno infatti compromesso l'arrembaggio al primo posto, costringendo il tedesco a cedere il ruolo di "vice" leader a Carlos Alcaraz. Nel mentre, continua a tenere banco la vicenda Clostebol e l'accordo raggiunto con la Wada sulla squalifica di 3 mesi. In tanti hanno contestato all'establishment del tennis favoritismi verso l'altoatesino. Primo fra tutti la Ptpa, il "sindacato" di Novak Djokovic, e a seguire Serena Williams e la connazionale Federica Pellegrini. Polemiche e contestazioni che lasciano ampi margini di dubbi sulla reale conoscenza delle ragioni che hanno spinto la Wada a ricorrere contro l'assoluzione del numero 1 Atp, a cui non è mai stata imputata l'assunzione volontaria di sostanze dopanti. Una vicenda complessa per cui non è semplice rintracciare analogie nel catalogo dei precedenti e che ha chiamato l'altoatesino ad affrontare una sfida che non avrebbe mai immaginato. Sul ritorno del campione del mondo in carica, è intervenuto anche il suo coach Simone Vagnozzi, che al Venerdì di Repubblica ha raccontato i momenti più delicati della squalifica.

Vagnozzi: "Con Sinner confronti accesi"

"Viviamo insieme 24 ore al giorno in certi periodi dell'anno - ha dichiarato Vagnozzi - è normale che il rapporto vada oltre la professione. Ma serve equilibrio, è fondamentale non diventare troppo amici perché l'amicizia impedisce di prendere decisioni importanti ma necessarie. Si tratta di un compromesso dove non può prevalere l'aspetto tecnico, serve empatia, siamo persone. Un litigio con Sinner? Litigi non ce ne sono mai stati. Abbiamo avuto confronti, anche accesi. Mi ricordo il Roland Garros del 2023, secondo turno contro Altmaier: il body language era negativo e l'avversario ne ha approfittato. Nel tennis è importante non dare segnali, nessuno deve sapere cosa provi. Abbiamo parlato a lungo di quell'episodio, non è più successo di vederlo così". Vagnozzi ha inoltre risposto sul post Cahill.

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