Da Berrettini ad Alcaraz fino a Kyrgios: in tanti hanno espresso il proprio parere circa l’accordo che ha chiuso la vicenda Clostebol tra Jannik Sinner e la Wada. Tre mesi di squalifica per il numero uno al mondo che potrà dunque tornare in campo solo dopo il 4 maggio. Come se non bastasse il 23enne di San Candido dovrà anche cercare delle soluzioni alternative negli allenamenti fino al 13 aprile, non potendo usufruire di strutture legate alle Federazioni e al Cio e neanche prepararsi con giocatori tesserati.
Panatta duro contro la Wada
Dopo aver già commentato la vicenda, Adriano Panatta ha rincarato la dose a La Domenica Sportiva: "È stato il male minore perché con la Wada non si sa mai. È stata una vicenda orrenda, non hanno fatto una cosa giusta. L’Itia ha sostenuto l’innocenza di Sinner, mentre la Wada la negligenza perché lui doveva controllare i membri del suo team manco fosse un investigatore. Questa cosa è ridicola e la Wada è ridicola - afferma l'ex tennista azzurro -. Gli danno tre mesi, che è il danno minore, e ha evitato altre pazzie perché poi l’altra cosa ridicola è che la Wada cambierà rispetto al tema della contaminazione e quindi un caso come quello di Sinner potrebbe risultare neanche più punibile".