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Sinner squalificato 3 mesi per il caso Clostebol: l'accordo con la Wada

Il numero 1 al mondo evita un possibile anno di stop arrivando al compromesso: "Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo"

MONTREAL (Canada) - Jannik Sinner è stato squalificato per 3 mesi per il caso Clostebol. Il tennista numero 1 al mondo ha raggiunto un accordo con la Wada: la squalifica inizierà il 9 febbraio e terminerà il 4 maggio. Jannik potrà tornare ad allenarsi il 13 aprile, in virtù di questo lodo consensuale decade il ricorso davanti al Tas: nessuna udienza il prossimo 16-17 aprile. Di fronte al rischio di 1 (massimo 2 anni) di squalifica il team legale del tennista ha accettato il "male minore" assumendosi una responsabilità oggettiva.

Sinner salterà i prossimi quattro Masters 1000 (Indian Wells, Miami dove è campione in carica, Montecarlo e Madrid),  Jannik potrà tornare in campo per gli Internazionali d'Italia che inizieranno il 7 maggio.

Lo scorso settembre la Wada aveva presentato un ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport (CAS) per il caso di Sinner, che era stato giudicato esente da colpe o negligenze da un tribunale indipendente. Nonostante il ricorso, le circostanze relative a questo caso specifico hanno fatto sì che, al fine di garantire un esito equo e appropriato, la Wada fosse disposta a stipulare un accordo transattivo, ai sensi dell'articolo 10.8.2 del Codice Mondiale Antidoping. La WADA riconosce che il signor Sinner non aveva intenzione di imbrogliare e che la sua esposizione al clostebol non ha fornito alcun beneficio in termini di prestazioni ed è avvenuta a sua insaputa a causa della negligenza dei membri del suo entourage.

Il comunicato di Sinner

"Questa vicenda mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo, con una decisione forse solo alla fine dell'anno - ha dichiarato Sinner in un comunicato - Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco che le rigide regole della WADA sono una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base, ho accettato l'offerta della WADA di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi".

L'avvocato di Sinner

"Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza. La WADA ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione"

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