MELBOURNA (AUSTRALIA) - "È giusto che Jannik sia stato controllato. Oggi faceva caldo anche se non c'è stato il sole tutto il tempo. Era molto umido, anch'io l'ho sentito. Credo che il MTO sia durato un po' più di quel che mi aspettavo, 10 minuti o più... un po' brutale nel cuore del set. Ero in un buon momento, ma non sono riuscito ad andare avanti. Per lui non è stato proprio il peggior momento". Queste le parole di Holger Rune dopo la sconfitta agli ottavi di finale dell'Australian Open contro Jannik Sinner. Il numero uno al mondo è stato colpito da un malore e ha avuto bisogno dell'intervento dei medici per effetturare dei controlli prima di tornare in campo. E proprio la quantità di tempo impiegata dall'azzurro per rientrare in campo dopo il medical time out è stata evidenziata dal danese che in conferenza stampa ha voluto sottolineare la situazione così: "Lo hanno controllato in campo, poi l'arbitro mi ha detto che avevano bisogno di fare ulteriori controlli per assicurarsi che fosse tutto ok. Poi però lui è tornato in campo a tutta, non so cosa gli hanno fatto. Ci ha messo un po' troppo".
Il medical time out di Rune sul 5-3 per Sinner nel terzo set
Poi la partita è ripresa e successivamente, sempre nel terzo set, è stato Rune a chiedere il medical time out, prima dell'inizio del nono gioco, dopo aver perso la battuta e con Sinner al servizio sul 5-3 per portarsi in vantaggio 2 set a 1 (cosa che effettivamente avverrà pochi minuti dopo con Jannik che non perderà neanche un punto al servizio). Nonostante in quel momento non ci fosse cambio campo Rune si è andato a sedere in panchina per un problema al ginocchio chiedendo l'intervento del medico. Proprio in quel momento le telecamere hanno colto un mezzo sorriso di Sinner che evidentemente però ha mantenuto la concentrazione al massimo per chiudere il discorso nel terzo parziale mettendo una seria ipoteca sulla vittoria poi arrivata nel quarto set.