Se tre indizi fanno una prova, allora si può tranquillamente affermare che a Lorenzo Musetti risulta indigesto il tennis di Jack Draper. Meno di 24 ore dopo l’impresa contro Alexander Zverev, n.3 del mondo, nelle semifinali dell’Atp 500 di Vienna l’azzurro si è infatti visto sbarrare la strada dal mancino britannico (6-2 6-4 il punteggio, in poco più di un’ora e tre quarti), che ha così centrato la terza affermazione in altrettanti testa a testa, dopo quelle alle Next Gen Finals 2022 di Milano e a Sofia lo scorso anno. Contro un avversario quasi coetaneo (meno di tre mesi di differenza tra i due) e che conosce fin dai tornei giovanili il 22enne di Carrara non è riuscito a ripetere la prestazione fornita con il tedesco, trovandosi in difficoltà al servizio, perso cinque volte sulle 11 palle-break concesse e con solo il 55% di punti ottenuti con la prima (67% in campo). Ma anche il resto dei colpi non ha funzionato a dovere come indicano i 30 errori gratuiti (29 per l’inglese, semifinalista agli US Open) commessi da Musetti, in grado di sfruttare appena 2 palle-break su 10 e piazzare 15 vincenti a fronte dei 28 di Draper.
Ancora un crollo fisico per Draper
Il quale ha accusato un vistoso calo fisico nel secondo set, tanto da richiedere l’intervento di medico e fisioterapista sul 5-4, subito dopo aver strappato la battuta al toscano, incappato in quattro imperdonabili errori (come evidenziato esprimendo tutta la sua frustrazione: “È colpa mia”). Nella sua prima finale in un 500 dopo le tre a livello 250 disputate negli ultimi 12 mesi (titolo sull’erba di Stoccarda superando Berrettini dopo aver perso a Sofia a fine 2023 e ad Adelaide a inizio anno) il 22enne di Sutton, già certo di entrare per la prima volta in Top 15, deve vedersela con il russo Karen Khachanov (diretta tv alle 14 Sky Sport), che con identico score ha sconfitto l’australiano Alex De Minaur dopo i cinque game lasciati nei quarti a Matteo Berrettini. Musetti vola invece a Parigi per l’ultimo Masters 1000 stagionale, dove il sorteggio lo ha abbinato al 1° turno al tedesco Jan-Lennard Struff (n.40). Proprio nella capitale francese ha parlato Jannik Sinner, commentando anche il suo esordio a Bercy, al 2° turno contro Ben Shelton o Felix Auger-Aliassime.
Bercy, Finals e Coppa Davis: il programma di Sinner
“È un tabellone decisamente molto duro, soprattutto su questi campi – ha ammesso il n.1 del mondo nella conferenza stampa pre-torneo - . Chi serve forte qui è difficile da affrontare. Ma guardiamo giorno per giorno. Poi tutto può accadere. Il tabellone qualche volta si può aprire, non sai mai che succederà. Cerco di prepararmi nel modo migliore possibile per il primo match: sarà comunque difficile sia se dovessi giocare con Ben sia se dovessi affrontare Felix con cui non ho mai vinto. Spero di riuscire ad alzare il livello rispetto agli ultimi due anni in cui ho giocato qui, senza riuscire ad esprimere il mio miglior tennis. E' stata una stagione lunga, quando arrivi agli ultimi tornei dell'anno può sempre succedere di tutto: qualche giocatore è più fresco, qualcun altro più stanco". Poi l’altoatesino sarà attesissimo protagonista alle Finals di Torino e alla Final 8 di Coppa Davis a Malaga: "Abbiamo fatto ottime scelte lungo tutta la stagione, cercando di arrivare pronti per questi appuntamenti di fine anno. Sono fortunatamente riuscito a giocare pochi tornei e ad arrivare quasi sempre in fondo. Penso di star bene fisicamente e anche mentalmente. Anche se a queste domande le risposte arriveranno solo in campo. Naturalmente l'obiettivo principale, già da inizio anno, per me è essere a Torino".