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Sinner, il segreto è nella corda: Jannik come Harry Potter e Djokovic

Il numero 1 al mondo pizzicato a Montecarlo a testare una nuova racchetta. E c'è un motivo per cui il suo tennis è paragonabile a quello di Nole (e non a Alcaraz o Federer)

MONTECARLO - Chiamatelo Jannik Potter: Sinner come Harry, il segreto è nella corda. L'interno della bacchetta per il mago più famoso del mondo, l'interno della racchetta per il numero uno al mondo. Lo strumento del tennis è in tutto e per tutto l'estensione del braccio, deve essere in simbiosi con il tennista e con il movimento: per questo motivo molti non l'hanno mai cambiata durante l'arco dell'intera carriera (Sampras ed Agassi ad esempio). Roger Federer ad esempio decise di cambiare modello di Wilson (dopo aver vinto 17 Slam) per poter tener testa a Djokovic e Nadal mentre Nole dovette fronteggiare mesi di adattamento da Wilson ad Head, il brand che tutt'oggi fornisce il numero 1 al mondo Sinner. Jannik è al lavoro per mantenere lo scettro di re del tennis, evolvendosi proprio partendo dalla sua arma, ed è stato pescato a Montecarlo ad effettuare test su cui al momento c'è il più stretto riserbo. Obiettivo, provare un nuovo prototipo di racchetta.

La tensione della racchetta: Sinner come Nole

Con l'evoluzione tecnologica le corde delle racchette e le conseguenti tensioni sono un fattore chiave per un tennista, basta un grammo per stravolgere la sensibilità sulla pallina. L'altoatesino gioca con una tensione a 28 kg come Novak Djokovic. Stessa tensione a 28 Kg per Jannik e Nole ma due interpretazioni diverse sia di corde che di racchetta: il serbo gioca si con una racchetta di 30 grammi più pesante e con uno schema corde più fitto (18x19), utilizza un’incordatura ibrida “reverse” (budello sulle verticali, sintetico monofilamento sulle orizzontali) tirata a 28,5/27,5 kg. Sinner invece utilizza una corda sintetica monofilamento (Head Hawk Touch) di un calibro medio, 1,30 millimetri, e richiede una tensione appunto di 28 chilogrammi, uniforme sia per le verticali che per le orizzontali. Più tensione significa maggior controllo, meno tensione significa più potenza: il piatto corde di Carlos Alcaraz, che fa dell'esplosività la sua arma micidiale, è a 25 Kg di tensione. Roger Federer invece era solito modificare la tensione delle corde in base al torneo: al Roland Garros 25 Kg per poi passare a 21.5 per gli Us Open, un volta arrivò a giocare anche con 21.5/20. Generalmente la leggenda svizzera era solita usare 23 Kg le verticali e 21.5 Kg per le orizzontali.

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