"Sento di aver dato tutto in campo, mentre quattro anni fa ebbi la sensazione, riflettendo dopo la partita, di averla persa io. Oggi il quinto set avrebbe potuto prendere una piega diversa; sul punteggio di 1-2 ho avuto occasioni per il contro-break e in una di queste la seconda palla di Carlos era out. Questo è quanto ha detto l'occhio di falco”. Lo ha detto Alexander Zverev in conferenza stampa dopo la finale persa al Roland Garros contro Carlos Alcaraz. Al quinto set sul 2-1 per lo spagnolo che era al servizio, il tedesco ha avuto la possibilità di 'pareggiare' e andare sul 2-2: sul punteggio di 15-40 la seconda battuta di Alcaraz è stata chiamata fuori dal giudice di linea (quindi doppio fallo e 2-2) ma poi è intevenuto il giudice di sedia che, dopo aver visionato il segno sulla terra, ha chiamato la palla buona. Carlos è poi riuscito a vincere il game e a portarsi sul 3-1 mentre le immagini televisive hanno confermato che quella palla era fuori di due millimetri. "È difficile non pensarci nei momenti successivi. Passare dal possibile 2-2 all’1-3 è una differenza notevole. È frustrante, ma è quello che è. Gli arbitri commettono errori, sono umani e va bene. In una situazione come questa vorresti che non ci fossero errori" ha spiegato Zverev.
Le parole di Zverev
Poi, su Alcaraz: "In ogni caso Carlos ha giocato in maniera incredibile, meglio di me nel quarto e nel quinto set; io ho tenuto bene ma dopo il terzo set sono calato alla battuta e le gambe non spingevano più come all’inizio. Di solito non ho di questi problemi, ma immagino che la sua straordinaria intensità mi abbia portato a questo. Avevo un record di 10-1 al quinto qui a Parigi, ma con lui non è stato sufficiente. Lui ha cambiato strategia alzando di nuovo il ritmo e andando in profondità; in tal modo non sono più riuscito a spingere come avrei voluto. Fisicamente sono forte, ma lui è una bestia, un animale. Devo confrontarmi con la mia squadra per capire come posso migliorare ancora in questo aspetto".