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Sinner, il punto debole rivelato da Tsitsipas: "Succede e sapevo cosa fare"

Getty Images

Parla il tennista greco, vincitore a Montecarlo anche grazie all'errore dell'arbitro cruciale nella semifinale contro Jannik

MONTECARLO (PRINCIPATO DI MONACO) - La terra rossa di Montecarlo per Stefanos Tsitsipas è diventata ormai come l'erba di casa: il tennista greco, dopo i trionfi nel 2021 e 2022, si è aggiudicato anche l'edizione numero 116 battendo in finale il norvegese Casper Ruud con un netto 6-1 6-4. Il classe '98 raggiunge così a quota tre nell'albo d'oro del torneo alcuni mostri sacri di questo sport: Gordon Lowe (1920, 1921, 1923), Henri Cochet (1928, 1929, 1931), Nicola Pietrangeli (1961, 1967, 1968), Ilie Nastase (1971, 1972, 1973), Björn Borg (1977, 1979, 1980) e Thomas Muster (1992, 1995, 1996). L'unico in grado di interrompere il suo recente dominio è stato Rublev, vincitore della scorsa edizione.

Con il trionfo nel Principato, Tsitsipas si mette così alle spalle un ultimo periodo piuttosto complicato: "Ne avevo bisogno parecchio, sì, di una settimana come questa. Non è stato il periodo migliore per me, di recente, quindi tornare qui e vincere il titolo è qualcosa a cui sicuramente non puntavo. Ma è venuto naturale. Vincere questo torneo tre volte è qualcosa che non avrei mai immaginato. Già quando l’ho vinto per la prima volta, ho pensato che questo posto fosse speciale per me. Ma ottenere la 'Holy Trinity', come la chiamo io, è qualcosa che custodirò e da cui cercherò di trarre il massimo in futuro".

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Tsitsipas e la sfida contro Sinner

Il greco in semifinale ha superato Jannik Sinner, a cui ha voluto dedicare parole importanti: "Se dovessi confrontare il mio livello di tennis con le ultime due volte che ho vinto qui, probabilmente direi che questa volta è stata la migliore in assoluto. In semifinale ho avuto un avversario che è un tennista di livello incredibile, che si rifiutava di perdere contro chiunque e ha avuto una serie pazzesca di vittorie consecutive. Quindi, superare Sinner è sicuramente un segno che il mio tennis sta progredendo e che sono in grado di giocarmela con i migliori. In più, la vittoria contro Ruud, che è un ottimo giocatore sulla terra, è sicuramente un segno che ci sono e sono capace di grandi cose. Devo solo mantenere una mente aperta, continuare a migliorare, perché se non migliori, le cose tendono a regredire. Di solito lo dico dopo le sconfitte, ma anche dopo le vittorie c'è molto da imparare. Quello che posso imparare da questa giornata è che ci sono alcuni frammenti che posso aggiungere al mio gioco che possono aiutarmi ancora meglio in futuro".

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