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Ex tecnico di Sinner: “Virtualmente è già numero 1 al mondo. Come Panatta…”

Andrea Spizzica, allenatore federale, uno dei primissimi coach di Jannik: “Negli ultimi sei mesi, oltre all'aspetto fisico c'è anche l'aspetto tecnico dove il servizio ha fatto la differenza, è stata la chiave"

"Virtualmente" Jannik Sinner è già il numero uno al mondo. Lo ha detto Andrea Spizzica, ex allenatore del campione azzurro trionfatore agli Australian Open, ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Radiouno. "Le prime palle le scambiò con il maestro del suo paese: d'inverno era maestro di sci, d'estate istruttore di tennis. Finchè poi non arrivò nella nostra scuola tennis a otto anni, col suo storico maestro di Brunico Heribert Mayr", ha ricordato il tecnico federale, uno dei primissimi allenatori di Sinner, che ha seguito fino ai 14 anni. "La prima volta che lo vidi a 8 anni, vidi questo ragazzino coordinato, ma un bambino come tanti altri, che però aveva questi occhi così felici di giocare e questo grande sorriso che ha mantenuto anche successivamente. Aveva già un grande piacere di giocare a tennis. Uno sport che ha coltivato in Alto Adige, in zone che non sono cittadine. I bambini fanno tanti sport, lui emergeva nello sci. Ha dovuto poi scegliere, direi che ha scelto bene" ha spiegato.

Le parole di Andrea Spizzica

"La vittoria di ieri - ha proseguito - non viene per caso, sta lavorando tantissimo, è merito suo e del suo staff, che in questi anni lo hanno messo a punto sotto l'aspetto vista fisico, dove lui all'inizio aveva problemi. Sicuramente lavorerà ancora, si perfezionerà, è molto focalizzato sul tennis. Negli ultimi sei mesi, oltre all'aspetto fisico c'è anche l'aspetto tecnico dove il servizio ha fatto la differenza, è stata la chiave, gli sta risolvendo tante situazioni come abbiamo visto ieri". Alla base del successo dell'altoatesino c'è la famiglia: "I genitori di Jannik sono molto riservati, non si sono mai intromessi nella sua preparazione, e da quello che leggo stanno continuando su questa linea. Sono lavoratori, fanno il loro mestiere, sono persone semplici e a Jannik gli lasciano proseguire la sua vita. Jannik ha fatto una scelta coraggiosa, andar via di casa a 14 anni e lasciare i propri affetti gli ha tolto qualcosa per poi ridargli tanto altro. Ma la sua scelta non è da tutti".

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