Holger Rune è uno dei talenti più luminosi del tennis mondiale. Il tennista danese, numero 8 della classifica mondiale, è pronto per il definitivo salto di qualità e a lottare in giro per il mondo insieme agli altri due giovani campioni della sua generazione, Carlos Alcaraz e Jannik Sinner. Dopo tre stagioni in cui ha fatto conoscere a tutti il suo nome, il campione classe 2003 (è nato sei giorni primi dello spagnolo Alcaraz) vuole compiere il nuovo salto di qualità ed entrare definitiviamente nella leggenda di questo sport. In carriera ha vinto già 4 titoli nel circuito ATP (tra cui spicca il successo contro Novak Djokovic nel Masters 1000 di Parigi Bercy), ma ora il danese vuole realizzare il suo sogno più grande, quello di conquistare un titolo del Grande Slam: "Mi sento come se fossi pronto (per vincere uno Slam). Se non credessi di essere pronto, di sicuro non succederà".
Rune e la prima vittoria nel 2024
Parole importanti per Rune che ha iniziato questo 2024 con il passo giusto: all'esordio nel torneo di Brisbane l'asso danese ha sconfitto in rimonta l'australiano Max Purcell, numero 45 ATP: 4-6, 6-4, 6-2 il punteggio finale di un match che ha dato ulteriori certezze al gioiello di Gentofte. La sfida non era iniziata nel migliore dei modi (12 dei primi 13 punti erano stati vinti dal suo avversario) ma poi Rune ha trovato il modo di reagire e ribaltarla: "All'inizio è stato difficile, dovevo trovare il mio ritmo", - ha ammesso Rune dopo il successo al primo match di singolare della stagione 2024 - “ma ho pensato che una volta trovato, soprattutto al servizio, sarei riuscito a ottenere molti punti gratuiti. Questo mi ha aiutato ad entrare in partita e ho continuato a lottare per trovare soluzioni”.
Rune, ci sono Becker e Luthi nel suo staff
Rune dopo aver battuto Djokovic ai quarti di finale nella scorsa edizione degli Internazionali di Roma (in finale fu poi battuto da Medvedev) disse: "Non mi ritengo un bad boy del circuito. Chi gioca con passione non deve essere bollato come bad boy: è semplicemente qualcuno che ama quello che fa. Non mi piace rompere racchette in campo, per quello che mi ricordo non l’ho mai fatto. E sono questi comportamenti, a mio parere, che definiscono un cattivo esempio per i giovani. Io mi limito a mettere energia, magari anche contestando qualche chiamata dell’arbitro. Ma finisce lì”. Non un bad boy dunque, ma un ragazzo che ama quello che fa e che sul campo mette passione ed energia per raggiungere i suoi più grandi sogni. Obiettivi che Rune vuole realizzare insieme al nuovo team che ha assemblato negli ultimi mesi.
Nel corso di un'intervista al portale ausopen.com Rune ha spiegato come, alzare al cielo la Coppa di uno dei quattro tornei più importanti del circuito, sia il suo sogno: "Sai, è un mio grande obiettivo. È ciò per cui ho lavorato tutta la mia vita, quindi non vedo l'ora di realizzarlo". Nello scorso ottobre Rune ha aggiunto alla sua squadra una delle più grandi leggende del tennis, Boris Becker e a dicembre nel team è entrato anche uno dei coach più stimati del mondo tennis, Severin Luthi: il primo è stato coach di Djokovic mentre il secondo è stato allenatore di Roger Federer, uno degli idoli di Rune sin da quando era bambino. Due decisioni, comunque, che danno l'idea su quanta meticolosità ci sia nelle scelte di Holger.
Rune e la scelta di giocare il doppio con Murray
Proprio da questo punto di vista va inquadrata la sua scelta di iniziare la nuova stagione del tennis scendendo in campo, nel torneo di doppio del "Brisbane International", insieme a un altro supercampione, Andy Murray, britannico classe 1987, 46 tornei in carriera e in grado di sconfiggere Djokovic in due finali Slam su due superfici diverse (agli Us Open nel 2012 e a Wimbledon nel 2013). Rune spiega: "Gli ho chiesto circa un mese fa se voleva giocare il doppio qui a Brisbane per la preparazione agli Australian Open e per disputare alcune partite. Ha detto di sì ed è stato molto divertente". Nei sedicesimi di finale del torneo australiano, infatti, Rune e Murray hanno sfidato Karatsev e Safiullin: un match emozionante e appassionante che alla fine ha visto però vincere i due russi: "È stato fantastico. Purtroppo non siamo riusciti a vincere, ma penso che abbiamo giocato un bel doppio insieme ed è stato molto divertente condividere il campo con lui". La precoce eliminazione dal torneo di doppio non ha permesso a Rune di proseguire il lavoro con Murray dal quale sicuramente avrebbe potuto assorbire ulteriori consigli e suggerimenti: "Onestamente non abbiamo avuto molto tempo per questo, vorrei che ne avessimo di più. Forse se avessimo vinto un paio di partite, avremmo potuto parlare un po' di più”.
La carica di Rune verso gli Australian Open
In ogni caso, a meno di due settimane dall'inizio dell'Australian Open, Rune si candida come uno dei principali favoriti per la vittoria finale. Alzare il primo Slam proprio in Australia sarebbe un trionfo per il danese: "Credo sempre in me stesso quando sono in campo", - ha ammesso Rune che poi conclude - “Mi sento come se fossi pronto (per vincere uno Slam). Se non credessi di essere pronto, di sicuro non succederà”.