C’è ancora tanta incertezza sui protocolli anti-Covid, così gli organizzatori del “Kooyong Classic” hanno preferito annullare anche quest'anno il torneo d’esibizione che si tiene prima degli Australian Open. Chiaramente dispiaciuto Adam Cossar, presidente del Kooyong Lawn Tennis Club: “Data la grande incertezza degli ultimi mesi sui protocolli che sarebbero stati messi in atto a gennaio, non è stato possibile realizzare i piani migliori per offrire un evento sportivo sicuro, spero che il torneo possa tornare nel 2023" si legge in una nota.

Australian Open: Djokovic potrà esserci ma dopo la quarantena

I giocatori intanto aspettano chiarimenti sul protocollo e l’obbligo vaccinale che potrebbe nettamente cambiare la posizione di Djokovic: il serbo, numero 1 al mondo, rientra tra i tennisti che si sono rifiutati di dichiarare se siano o meno vaccinati. In una e-mail della Wta trapelata questa settimana, si legge che i tennisti che non si sono sottoposti alla somministrazione del vaccino potrebbero partecipare al torneo solo dopo aver fatto una quarantena di 14 giorni in hotel, mentre i giocatori con doppia dose godrebbero di “completa libertà di movimento”. Questo protocollo troverebbe opposizione da parte di Dan Andrews, premier dello Stato del Victoria dove si terrà il primo Slam della prossima stagione: “Tutti gli spettatori e le persone che lavoreranno agli Australian Open saranno vaccinate con doppia dose. È logico che dovrebbe esserlo anche chi volesse entrare nel Paese per partecipare al torneo" ha dichiarato in una radio pubblica.