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Djokovic verso gli Us Open: "Il tennis va avanti. Adria Tour? Caccia alle streghe"

/Agenzia Aldo Liverani S.a.s.

Il serbo sarà negli Stati Uniti nonostante l'epidemia di Coronavirus e i tanti forfait: "E' un dovere esserci". Poi torna a parlare della bufera che l'ha coinvolto

TORINO - Novak Djokovic parteciperà agli Us Open anche perché "mancherà Nadal", dominatore dello Slam americano, ma non è l'unico motivo della sua presenza negli Stati Uniti. "Penso sia mio dovere esserci, perché il tennis possa andare avanti", le parole del numero uno al mondo Atp, in un'intervista al New York Times. Gli Us Open cominciano il 31 agosto, ma Nadal e Simona Halep e tanti altri big hanno dato forfait per l'epidemia di Coronavirus che ancora attanaglia gli Stati Uniti: "Ma, visto il contesto, l'adesione dei tennisti è stata molto più alta di quanto potessimo aspettarci", fanno sapere gli organizzatori del torneo.

Djokovic: "Vaccini? Non sono contrario"

Mancherà anche Roger Federer, convalescente da un infortunio al ginocchio, così Djokovic è il grande favorito degli Us Open: "Certo, ha contato anche questo - spiega il tennista serbo - ma soprattutto mi sono sentito responsabile come top player nell'esser presente, per il nostro sport". Djokovic, nelle settimane scorse, è stato accusato per aver organizzato un torneo dimostrativo, l'Adria Tour, dal quale sono usciti diversi positivi al Coronavirus. "Quella è stata una caccia alle streghe", dice ora il numero uno del mondo, dopo essersi scusato. Sui vaccini poi, il serbo precisa di "non essere contrario" a ogni tipo di vaccinazione, ma "non voglio che ci sia qualcuno che mi obblighi a mettere qualcosa nel mio corpo. Questo lo trovo inaccettabile".

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