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Tennis, l'ex numero 1 Wada Pound: «Sharapova merita di essere squalificata»

EPA

Mentre l'attuale presidente dell'agenzia mondiale dell'antidoping, Craig Reedie, si è limitato a sottolineare che il farmaco è molto diffuso tra gli atleti non solo russi, Dick Pound, l'ex numero 1, non fa giri di parole: «È stata ai vertici dello sport per 10, 12 anni, sveglia, c'è qualcuno a casa?»

 

LONDRA (INGHILTERRA) - Nessuno sconto di pena, nessuna clemenza, Maria Sharapova deve pagare la sua positività all'anti-doping. Dopo il clamoroso annuncio della campionessa siberiana, la Wada, che si riunisce oggi a Londra, ha invocato la massima severità nella punizione alla tennista russa perché - ha spiegato il presidente Craig Reedie - il "meldonium è stato aggiunto alla lista delle sostanze proibite perché è in grado di migliorare le prestazioni". Se Reedie - in un'articolo apparso oggi sull'Independent - si è limitato a sottolineare che il farmaco è molto diffuso tra gli atleti non solo russi ma anche etiopi, evitando però di entrare nello specifico del caso Sharapova, decisamente più duri sono stati i commenti del suo predecessore. "Non ho nessuna simpatia verso la Sharapova, ce l'ho avuta in passato - le parole di Dick Pound, ex presidente Wada -. È stata ai vertici dello sport per 10, 12 anni, sveglia, c'è qualcuno a casa? Merita assolutamente di essere squalificata, la durata non spetta a me deciderlo. È un caso difficile da capire perché con l'entourage che la segue come è possibile che nessuno se ne sia accorto? Come puoi essere così stupido?".

IL CASO SHARAPOVA - GLI SPONSOR L'ABBANDONANO

POSITIVA LA KONSTANTINOVA - Intanto anche Ekaterina Konstantinova della nazionale russa di pattinaggio è risultata positiva ai test anti-doping per aver assunto Meldonium, lo stesso farmaco che usava anche Sharapova. Lo ha detto il capo della federazione del pattinaggio russo Alexei Kravtsov. Nei giorni scorsi già Semyon Yelistratov e Pavel Kulizhnikov, stelle dello short-track, erano risultati positivi ai test. "La versione che noi presenteremo all'Unione Internazionale di Pattinaggio (Isu) circa queste violazioni è che il farmaco (Meldonium, ndr) è stato piazzato apposta da altri sportivi e membri delle squadre nazionali russe". Così il capo della Federazione nazionale di pattinaggio russo Kravzov a proposito dei risultati anti-doping che hanno colpito alcune 'stelle' del pattinaggio russo.

TUTTO SUL TENNIS - SHARAPOVA E IL TAPPETO

LA REAZIONE DEL GOVERNO - "Questa situazione non dovrebbe gettare un'ombra sull'intero sport russo". Sono le parole del portavoce di Putin, Dmitri Peskov, riferendosi ai recenti casi di atleti russi risultati positivi ai test anti-doping, e in particolare al Meldonium, un medicinale cardioprotettore bandito dalla Wada dal primo gennaio. Il Cremlino ritiene "inaccettabili e ingiustificabili" i "tentativi di politicizzare lo sport".

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