TAMPA (Florida) - I Tampa Bay Buccaneers vincono il Super Bowl e Tom Brady scrive una nuova pagina di storia di questo sport, portando la compagine della Florida al successo (come non accadeva dal 2002) a 43 anni e 188 giorni, dopo aver trascorso vent'anni ai New England Patriots.

Un vero spettacolo quello mostrato ai 25 mila spettatori del Raymond James Stadium di Tampa, dove i padroni di casa si sono imposti travolgendo 31-9 i Kansas City Chiefs. Il leggendario quarterback, alla sua decima apparizione in un Super Bowl, ed è riuscito a centrare la settima vittoria in carriera, che lo rende primatista assoluto (da solo ha più titoli di qualsiasi squadra della Nfl).

Super Bowl, Brady trascina i Tampa Bay Buccaneers

Tom Brady ha chiuso da Mvp della gara, ha messo la sua firma in tre touchdown e ha negato così agli Chiefs una doppietta che in epoca recente era riuscita solo ai suoi Patriots (2004 e 2005). Il quarterback è diventato il giocatore più "anziano" di sempre a giocare questa partita, oltre ad essere l'unico insieme a Peyton Manning, ad averla vinta con due squadre differenti. Una volta arrivato in Florida, ha voluto con sé dei suoi fedelissimi, già compagni di squadra a New England, come Rob Gronkowski, Antonio Brown e Leonard Fournette. Queste le sue parole: "Sono davvero orgoglioso di tutti questi ragazzi. Abbiamo avuto un novembre difficile, ma Bruce Arians (l'allenatore, ndr) aveva fiducia in noi e siamo usciti fuori al momento giusto. Arrivare qui e giocare con questo gruppo è incredibile".