La Regular Season si è conclusa e da ieri hanno preso il via i Play-off scudetto. Per accaparrarsi il tricolore, le prime sei classificate di A1 si daranno battaglia fino alla finale, ma prima di tuffarci nella fase a eliminazione diretta, rivediamo il percorso e la classifica finale di tutte le squadre, partendo dal fondo:
10 RDJ
Dopo il netto percorso della stagione passata in A2, gli RDJ si presentano ai nastri di partenza senza due veterani come Spina (rimasto in A2 ai Citmabun) e Marello (prima avventura in una contender: Piccolo Club), sostituiti dall’esperienza di Dolfin, Vecchiattini e Fabrizio Gennaro. Campionato prevedibilmente complicato, ma con due vittorie contro Genova e Sporting Team che hanno tenuto il team Polaris in corsa per i play-out salvezza fino alla fine. Determinanti alla retrocessione diretta la rimonta subita dai Pazzeschi e la disfatta al ritorno proprio contro Genova. Gli elementi per tornare nella massima categoria ci sono tutti, ma tutto dipenderà da eventuali nuovi ingressi e partenze che l’Hitball mercato potrebbe riservare al team.
9 Sporting Team, 8 Pazzeschi, 7 Genova
Se la lotta per evitare il decimo posto si è risolta piuttosto presto, quella per il settimo (salvezza diretta) è rimasta accesa fino alla fine, con Sporting Team, Pazzeschi e Genova in bilico fino al gran finale. Le squadre si sono presentate all’ultima giornata con una distanza massima di 2 punti in classifica e scontri diretti in favore degli Sporting Team ma con un calendario proibitivo, dovendo incontrare squadre in piena corsa per play-off e podio. Sorte simile per i Pazzeschi: appaiati a Genova a 15 punti in classifica, ma con tante contender al titolo da affrontare, non riescono a prevalere contro nessuna. Sgambetto che invece riesce a Genova, all’ultima partita, quando superano in casa i Sunknights per 84-81, conquistando la prima salvezza sul campo della loro storia, chiudendo con 18 punti in classifica.
I genovesi, non sempre perfetti negli scontri diretti per la salvezza, hanno sicuramente avuto il merito di riuscire a gettare il cuore oltre all’ostacolo, superando anche Evolution e Sotomayor. 9 punti conquistati contro squadre ricche di talento ed esperienza, utili sia per la classifica ma soprattutto per il morale di un gruppo che si conosce a memoria e che a differenza dei team torinesi non può contare su innesti esterni. Nonostante questo limite e la defezione di Riccardo Merlo, il team ha trovato in Fagherazzi il suo faro offensivo, ma senza mai rinunciare al contributo offensivo di Siciliano, Ravera, e Leonardi (quasi sempre in doppia cifra) e del contributo in difesa di tutti gli elementi. La sfida per il prossimo anno sarà quella di consolidarsi e fare un ulteriore step di crescita per approdare ai play-off.
Un’impresa che al momento non è ancora riuscita a Pazzeschi e Sporting team, che dovranno vedersela ora con Skoppiati e Pellegrini Venaria in due gare che, mai come quest’anno, sembrano essere equilibrate e dall’esito tutt’altro che scontato.
6 Sotomayor
Il vuoto lasciato due anni fa da bomber Belci può sicuramente spiegare il percorso molto altalenante di uno dei team storici della massima serie. La squadra si presenta ai nastri di partenza con il ritorno di Lorenzo Veiluva (ex Citmabun) e un team consolidato che vede in Coletta la propria stella e in Marco De Salvo un astro nascente in costante crescita e su cui la squadra può costruire un futuro al vertice. Nonostante una partenza brillante e il doppio successo contro i Lab To Hit, da febbraio in poi i Soto conoscono una flessione importante e incappano in pesanti sconfitte, in particolare quelle contro le squadre in coda e i Sunknights. Ai play-off l’incrocio con gli Evolution sarà rivelatore per capire quanto il percorso in regular season sia frutto di una strategia conservativa o di un ridimensionamento dei rossoblu. La semifinale per la vincente di questa sfida sarà contro i campioni in carica e vincitori della Regular Season.
5 Sunknights e 4 Red Devils
Regular season ricca di alti e bassi per i Sunknights, con l’obiettivo play-off mai in discussione ma una piccola delusione solo nel finale, quando le tre sconfitte nelle ultime 4 giornate l’hanno esclusa dalla corsa al podio. Ma occhio a non sottovalutarli: chiedere al Piccolo Club, che hanno dovuto faticare non poco per avere la meglio in finale scudetto, nella scorsa stagione e alle vittime illustri che, negli scontri diretti, non hanno saputo reggere lo strapotere tecnico di una squadra ricca di talenti - per non dire leggende -dell’hitball. Violetto, Guzzafame, Rattalino, Benedetto, Casali, Spagnolini (tanto per citare i più presenti) sono solo alcuni dei nomi di una rosa formato XXL. La principale incognita di questo gruppo è infatti il quintetto di base: in Regular Season ben 10 giocatori si sono alternati. Se ai play-off la tendenza dovesse invertirsi, la forza mentale del team e la fluidità di gioco potrebbero raggiungere un livello potenzialmente letale per le avversarie.
Ad aspettarli troveranno i Red Devils, tornati su ottimi livelli e dominatori della classifica per oltre metà stagione, ma crollati sul più bello contro Piccolo Club e Lab To Hit. Gli innesti degli ultimi due anni hanno avuto modo di crescere all’ombra di mostri sacri come Belcastro, Vazzoler, Simini e adesso sono chiamati a una rapida crescita per colmare l’assenza per infortunio del pluripremiato Messina, forse il giocatore più completo della rosa. Quello con i Sunknights è indubbiamente il match ideale per testare o temprare la tenuta mentale dei nuovi innesti. Chiunque dovesse prevalere, incontrerà sul tragitto verso la finale la seconda in classifica, i Lab To Hit.
3 Evolution
Una partenza convincente contro RDJ e Lab To Hit aveva fatto presagire un dominio assoluto, nonostante lo scivolone contro Genova alla terza giornata. Fino a febbraio i neroverdi hanno collezionato tante vittorie convincenti, grazie a un attacco straripante e una difesa solidissima. I problemi sono sorti nel filotto di partite contro le 4 principali contender (Piccolo, Lab, Red e Soto). Quattro sconfitte di fila che hanno rigettato gli Evo nella mischia. Molte squadre si sarebbero lasciate andare ma i ragazzi di coach Cauda hanno ritrovato la compattezza per il rush finale, ritrovando punti e prestazioni convincenti proprio contro la capolista e soprattutto contro i Red, di fatto scalzati dal podio proprio nello scontro diretto all'ultima di campionato.
Ai play-off arrivano i Soto, un pessimo cliente vista la grande esperienza negli scontri diretti. Il banco di prova è perfetto per misurare la maturazione di una squadra potenzialmente in grado di aprire un ciclo di vittorie importanti. Il talento non manca: in rosa spicca la stella di capitan Biglino, uno dei giocatori più versatili e spettacolari della categoria. A supporto dei suoi colpi, la grande visione di gioco e tecnica di Naggi (stagione da incorniciare per lui), il braccio pesante di Santarsia e uno che l'hitball lo ha nelle vene dalla nascita, Davide Giordano, perfettamente ambientatosi tra i nero verdi dopo l'esperienza ai Pazzeschi. Le avversarie saranno chiamate a utilizzare tutta la loro esperienza e pazienza per contenere l'impeto di un team tra i più giovani e attrezzati della categoria.
2 Lab To Hit
I gialloblu sono sicuramente la squadra che ha registrato la crescita più importante durante l’anno. Partiti in sordina a causa delle sconfitte contro Sotomayor e Sunknights, il cammino di Cardinali e compagni è stato segnato da larghissime vittorie e pronostici spesso ribaltati contro le squadre che la precedevano in classifica. La remuntada si è consumata anche grazie alle vittorie nei derby contro i Red Devils e quella al cardiopalmo contro il Piccolo Club. Dopo un anno di pausa dalle finali, i due volte campioni d’Hitalia hanno dimostrato di essere tornati più assetati che mai e non vedono l’ora di rimettere le mani sulla coppa. Il team non ha cambiato alcun elemento rispetto all’ultimo successo ed è sicuramente quello con meno incognite a livello di amalgama.
1 Piccolo Club
Arriviamo in cima alla classifica, dove si trova la squadra più titolata di sempre nella storia dell’hitball (a pari merito con i Red Devils). Ben 7 trionfi, di cui l’ultimo arrivato proprio lo scorso anno, sono un biglietto da visita importante. La rosa è sostanzialmente invariata, se non rafforzata grazie al settimo componente: Riccardo Marello (una delle stelle degli RDJ), in poco tempo si è fatto già notare con ottime prestazioni e una media di 13,2 hit a partita (4° migliore scorer della squadra). Confermarsi ai play-off sarà sicuramente uno step importante, ma gli ingredienti per vincere ci sono tutti. Il percorso in campionato è stato indubbiamente quello di una squadra matura e per nulla sazia, che ha saputo reagire dopo ogni sconfitta, rimanendo sempre in scia dei Red Devils e facendosi trovare pronti nelle battute finali della stagione, riacciuffando e difendendo fino alla fine il posto sul trono.
Ai play-off il Piccolo Club farà ancora grande affidamento su Simone Salvaggio, 647 punti in stagione e di nuovo secondo posto in classifica marcatori, dietro all’inavvicinabile Federico Garrone (Sporting). Il capocannoniere della passata stagione si conferma per il terzo anno consecutivo il miglior cecchino della massima serie. Da segnalare una new entry al terzo posto: il genovese Luca Fagherazzi che coi suoi 603 punti è il primo hitter non torinese a conquistare una medaglia tra i bomber della A1.