Orgoglio e soddisfazione. Un prestigioso riconoscimento per l’ennesima straordinaria annata sportiva. L’Asd Grazzano Badoglio, la squadra più titolata del tamburello a muro (tambass), è stata premiata ieri mattina nell’ambito del tradizionale evento “Premio USSI – Sportivo Piemontese dell’Anno” che ha celebrato l’eccellenza sportiva del Piemonte. La cerimonia - tenutasi al Circolo della Stampa/Palazzo Ceriana Mayneri di Torino e condotta dal presidente Federico Calcagno - ha visto protagonisti atleti, tecnici e squadre che hanno lasciato un segno indelebile nel panorama sportivo nazionale e internazionale.
Tra questi c’è stato anche il Grazzano Badoglio che nel 2024 ha vinto scudetto e Supercoppa del campionato italiano di serie A del tambass, raggiungendo anche la finale di Coppa Italia.
Alla società guidata dal presidente Alessandro Redoglia – presente in sala assieme al fuoriclasse oro/nero Vittorio Fracchia – è stato consegnato il premio dedicato alla memoria di Giovanni Caligaris, indimenticato arbitro di Serie A.
Questa la motivazione del premio: «Una pallina di caucciù che vola veloce e rimbalza all’impazzata su piazze assolate e brulicanti di tifosi, sfrigolando su tamburelli impugnati da giocatori che sono idoli e miti per gli abitanti di paesi da cartolina immersi in colline e vigneti. La piazza è luogo di incontro e socializzazione e, nel Monferrato, anche di sport. Nelle province di Alessandria e Asti le piazze, sovrastate da cinta murarie di epoca medioevale o da muri di sostegno, si trasformano, infatti, in arene dove si gioca a tamburello a muro, il Tambass in dialetto. Calliano, Castell’Alfero, Grazzano Badoglio, Moncalvo, Montechiaro, Montemagno, Rocca d’Arazzo e Vignale: questi alcuni epicentri del “muro”, lo sport che catalizza i discorsi della gente monferrina da aprile a ottobre ed è espressione di cultura e folklore, per cui la vittoria di un campionato non rappresenta solo un successo sportivo ma un vanto nei confronti degli altri paesi. Il Real Madrid del Tambass è l’Asd Grazzano Badoglio. Nel 2009, anno in cui è salito alla presidenza Alessandro Redoglia, la società è ripartita dalla serie B e dal 2012 è diventata la dominatrice indiscussa della serie A vincendo 9 scudetti (l’ultimo lo scorso lo scorso 4 agosto a Vignale contro il Portacomaro). Il ricchissimo albo d’oro del sodalizio monferrino, fondato nel 1975, vanta in totale 27 trofei: 15 scudetti, 7 Coppe Italia e 5 Supercoppe. Non c’è altra squadra del muro che abbia un così nobile pedigree. Il suo giocatore più rappresentativo è Vittorio Fracchia, soprannominato il CR7 del tambass, che in carriera ha vinto 10 scudetti».