TORINO - Milano, la grande occasione. Mercoledì sera si è chiusa la serie di semifinale dei playoff tra Novara e Conegliano. Vittoria delle venete che vanno alla settima finale consecutiva e troveranno sulla loro strada la Numia Vero Volley Milano di Paola Egonu. Sarà una sfida stellare perché ad alto tasso di campionesse olimpiche: Orro, Danesi, Sylla ed Egonu per Milano, Di Gennaro, Fahr e Lubian per l’Imoco. Ma sarà una sfida al top per il livello di qualità che hanno raggiunto queste due compagini nell’arco della stagione. Conegliano non ha bisogno di presentazioni, ha collezionato una serie positiva di 50 partite e ha dominato Supercoppa e Coppa Italia. Ma è sulla sponda Milano che si sono visti i progressi maggiori, con una squadra che dai quarti di Champions League ha mostrato un passo nuovo. Milano torna a giocarsi una finale scudetto contro Conegliano dopo un anno di pausa, ma lo fa con molte più sicurezze. Merito del lavoro del tecnico Stefano Lavarini che ha costruito con pazienza una coralità più solida attorno a solisti del calibro dell’opposta azzurra. Una progressione che si legge anche nelle statistiche di squadra: Milano è cresciuta in ricezione con il 34,2% di perfetta ed è prima per i muri vincenti con 323 e 13,17 attacchi vincenti per set. Sfida tosta che potrebbe replicarsi per sei volte se la serie dovesse andare fino a gara 5, e visto che il 2 maggio, a Istanbul, c’è anche la semifinale di Champions League.
Conegliano-Milano, i precedenti
Conegliano ha vinto tutte le dieci sfide giocate negli ultimi 18 mesi, cioè da quando Paola Egonu è una giocatrice del Vero Volley. Tra queste cinque finali (una di Champions, due di Supercoppa e altrettante di Coppa Italia), una semifinale al Mondiale per Club e 4 di regular season). Le statisitche sono per lo squadrone veneto, basti dire che in questi dieci scontri Conegliano ha vinto 30 set e Milano solo 8. Il Vero Volley nel 2023, senza Paola Egonu, ha sfiorato l’impresa in una serie di finale scudetto molto combattuta, una serie portata a gara 5 e che Conegliano ha rischiato di vedersi sfuggire. Allora la salvò la prontezza e l’ispirazione di Alexa Gray, schiacciatrice canadese poco utilizzata in stagione. Fu lei a risolvere una situazione complicata e consegnare il titolo a Conegliano.
Sylla ed Egonu per giocarsela con Conegliano
Le gialloblù del tecnico Daniele Santarelli sono favorite perché, come ha dichiarato uno dei migliori allenatori italiani, Giovanni Guidetti, «è la squadra più forte mai vista». Ci sono però due aspetti da considerate. In primo luogo Conegliano è focalizzata sul bis in Champions League, perché questo è il focus che ha dato il tecnico umbro alle sue atlete ad inizio anno. Inoltre cresce la fatica di un gruppo chiamato ad essere sempre pronto e vincente, su ogni campo. La sontuosa vittoria di Novara in gara 2 della serie di semifinale ne è la riprova. La squadra, come ha dichiarato Santarelli in quell’occasione, «è stata impalpabile». Come se avesse spento la luce. Spetterà quindi a Egonu dare una marcia in più alla sua squadra dopo un inizio di stagione in affanno. Non è un caso che la Numia abbia stentato fino a febbraio: poi ha cambiato marcia e adesso pare avere i numeri per giocarsela alla pari con Conegliano. Non è soltanto Egonu a fare paura. L’attacco con Sylla, Daalderop e Cazaute è cresciuto notevolmente, mentre al centro Danesi e Kurtagic hanno alzato l’asticella. Conegliano è avvisata.