ROMA - "Entriamo nell'anno che porta alle Olimpiadi di Tokyo 2020, non vedevo l'ora, spero quel giorno di sognare il più possibile". È l'auspicio di Gianmarco Tamberi, al pensiero di vivere l'emozione dei Giochi che nel 2016 fu costretto a saltare a causa di un brutto infortunio poco prima della partenza per Rio de Janeiro. "È l'anno che aspettavo da tantissimo tempo - osserva Gimbo a margine dell'incontro di fine anno degli atleti delle Fiamme Gialle in corso al salone d'onore del Coni - non vedo l'ora di arrivare a Tokyo per potermi preparare. Ogni volta che mi viene detto mi emoziona. Obiettivo? Riuscire a lavorare con meno problemi possibili, cercare di evitare i piccoli infortuni e giocarmi le mie carte al massimo".
Tristezza per il doping in Russia
"Pensare che ancora nello sport ci sia un contesto di Stato che vada a supportare il doping fa tanta tristezza. Sottolineo quanto io sia orgoglioso della Nazionale di cui faccio parte e di essere capitano di una Nazionale che fa dell'etica la sua priorità". Lo ha detto l'altista azzurro e Gianmarco Tamberi, a margine dell'incontro di fine anno degli atleti delle Fiamme Gialle in corso al salone d'onore del Coni. "Fa tristezza - aggiunge Tamberi - che lo sport non riesca ancora a tenere sotto controllo il doping. Erano anni che cercavano di tenere d'occhio gli atleti russi, fa molta tristezza sapere che ancora esiste questo problema"