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Nuovo codice della strada: cosa c'è da sapere

Le novità sul testo potrebbero essere discusse alla Camera il prossimo maggio. Tra i punti più dibattuti ci sono il limite di velocità in autostrada, con apertura ai motocicli sin dalla cilindrata di 125 cc, e la guida senza copertura assicurativa

Il percorso parlamentare che mira a modificare il Codice della Strada prosegue e, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa AGI, la discussione il prossimo maggio potrebbe arrivare alla Camera. Tra gli argomenti più dibattuti ci sono sicuramente le novità che riguardano i motocicli, il limite di velocità in autostrada e le sanzioni per chi guida senza copertura assicurativa.

Per quanto riguarda i motocicli la discussione è focalizzata sull’apertura alla circolazione in autostrada ai mezzi sin dalla cilindrata di 125 cc (e non 150 cc come attualmente previsto). Una misura che andrà a equiparare le norme in vigore in Italia a quanto già avviene in Europa; l’innalzamento automatico del limite di velocità sulle autostrade a 150 km/h, invece, resta un punto oggetto di confronto politico, tra i partiti di governo.

La proposta della Lega, nella lettera originaria della norma, di revisione dell’articolo 142 del Codice della strada, puntava a eliminare l’onere dell’adeguamento del limite a 150 km/h in capo al gestore del tratto autostradale, su quelli in regola per caratteristiche tecniche (tre corsie più corsia d’emergenza, in entrambi i sensi di marcia), rendendo automaticamente operativo il limite dei 150 orari.

Il testo verrà presentato ai gruppi parlamentari in Commissione trasporti, sarà aperto a interventi migliorativi, con il nodo del limite di velocità sulle autostrade a 3 corsie attualmente con differenti vedute tra Lega e Movimento 5 Stelle. Potrebbe passare, insieme alla riduzione della velocità massima consentita sulle strade extraurbane, in prossimità dei centri urbani. Aspetto, questo, sul quale si registra la convergenza tra Lega e Movimento 5 Stelle.

 Una stretta decisa si avrà sugli automobilisti che circoleranno privi di copertura assicurativa, articolo 193 del Codice della strada destinato a registrare il raddoppio delle sanzioni pecuniarie, oggi fissate tra gli 849 e i 3.396 euro.

Quanto all’utilizzo del telefonino in auto, il mancato impiego del vivavoce o degli auricolari porterà la sospensione della patente per un periodo, rivisto e ridotto, tra i 7 giorni e il mese; soglie soggette al raddoppio in caso di soggetto recidivo e alle quali si sommano multe tra i 422 e i 1.697 euro.

Cassata la proposta di sanzioni applicate agli automobilisti che dovessero fumare in auto. Quanto alle norme sulla circolazione dei ciclisti, tra spazi dedicati ai semafori e circolazione contromano, verrà rimessa a valutazioni delle singole amministrazioni comunali l’utilizzo di sistemi che favoriscano la mobilità in bici. Sì alla circolazione su corsie riservate a taxi e autobus.

Detto della previsione di riservare dei parcheggi a donne incinte e automobilisti disabili, il nuovo Codice della Strada al quale lavora l’attuale legislatura eliminerà del tutto la tassa di possesso sulle auto storiche e supererà l’obbligo di utilizzo dei fari anabbaglianti, di giorno, fuori dai centri abitati.

Un pacchetto di provvedimenti con ancora davanti un iter parlamentare piuttosto lungo prima dell’entrata in vigore delle norme che dovessero superare il voto dell'Aula.

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