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Valentino Rossi e lo shock Simoncelli: “Ca**o, eravamo 22 in quella pista…”

Dalle gag per festeggiare le vittorie al sorpasso a Lorenzo a Barcellona 2009: il Dottore si racconta al podcast di Giacomo Poretti

Valentino e la morte di Simoncelli

Il Dottore, poi, ricorda la morte di Marco Simoncelli avvenuta a Sepang il 23 ottobre 2011: "Il Sic era troppo simpatico, era uno sanguigno, un romagnolo doc. Era sempre una ‘comica’ nel senso positivo stare con lui. Se la sua morte mi ha fatto pensare di smettere? No, lì per lì è stato veramente uno shock perché ho perso un amico ma soprattutto sono stato parte dell'incidente in cui ha perso la vita e quella è sempre stata una cosa che mi è spiaciuta un sacco... Se ci pensate ‘Ca**o eravamo in 22 in pista e in quel momento sono stato proprio io a centrarlo...’. Però non ho pensato di smettere perché mi sono fatto un esame di coscienza e alla fine la realtà è che non ho potuto fare proprio niente per evitare questa fatalità e da lì ciò che è rimasto è solo il rammarico per aver perso un grande amico con cui dal 2006 ho trascorso tanto tempo insieme.... Mi piaceva allenarmi con un pilota forte come Marco che poi è diventato un mio rivale ed è da quell’esperienza che due anni dopo è nata la scelta di creare l’Academy, l’idea di creare qualcosa che potesse aiutare i piloti italiani ad arrivare in MotoGp e a vincere. È un bell'impegno perché i piloti di base sono tutti delle teste di c***o e gestirli è difficile ma dà un gran gusto".

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