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È una Ferrari più veloce ma si trascina dietro vecchi problemi: l'analisi tecnica

La SF-23 aveva creato grandi aspettative alla presentazione, ma ha profondamente deluso al debutto nel Gran Premio del Bahrain nonostante abbia dato le risposte attese per quanto riguarda la velocità di punta

Le fiancate e il fondo vettura della SF-23

Spostandoci dalla parte anteriore della SF-23, alle fiancate, il discorso non cambia. Si è cercato di migliorare l’efficienza aerodinamica della monoposto 2022 riducendo la sezione frontale delle pance e le prestazioni velocistiche sono migliorate. Le prese d’aria delle fiancate, che risultano leggermente più schiacciate e oblunghe e posizionate ancora più in alto, per accentuare lo “scasso” nella parte inferiore. Questa particolare conformazione consente di velocizzare i flussi d’aria che scorrono nella parte esterna dei pontoni laterali ed in seguito investono il retrotreno. È stato anche ridisegnato il fondo vettura, componente basilare nella prestazione di una F1 ad eff etto suolo, eliminando lo scalino introdotto nello scorso GP di Francia, mantenendo però il rialzo nella parte centrale. Sfruttando probabilmente un buco regolamentare, difficilmente replicabile dalla concorrenza, la Ferrari ha introdotto sulla SF23 una soluzione che richiamerebbe il principio di funzionamento dell’S-Duct, introdotto nel 2008 dai tecnici del Cavallino sulla F2008. Di cosa si tratta? A monte del bordo d’attacco delle fi ancate è stata ricavata una piccola presa d’aria che alimenterebbe un canale interno alla fiancata, sfogando poi il flusso d’aria nella parte alta dei pontoni, attraverso due apertura collocate dietro l’attacco dell’halo. In termini aerodinamici questa soluzione non avrebbe grossi effetti nella riduzione della resistenza all’avanzamento (drag), ma contribuirebbe a ripulire il flusso d’aria che lambisce la parte superiore delle fi ancate dalle turbolenze, aiutando l’estrazione dell’aria calda dalle griglie di raff reddamento. Un piccolo guadagno che, se funzionerà, verrà certamente copiato dalla concorrenza nel 2024. Di sicuro, visto le prestazioni sul dritto, un passo in avanti c’è stato, ma il ritiro di Leclerc getta una sinistra luce sul prosieguo della stagione.

Affidabilità e imprevisti

Bisognerà indagare su cosa è capitato in Bahrain, dove non è venuta meno non solo l’affi dabilità, ma le anche certezze che avevano accompagnato i primi passi della SF-23. Come si evince dalle parole di Vasseur, che nel dopo gara ha dichiarato «non ci saremmo mai aspettati di avere un problema del genere. È stata la prima volta che ci siamo imbattuti in un imprevisto, abbiamo percorso 6/7000 chilometri nei test ed in precedenza la power unit aveva girato al banco senza problemi».

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