ROMA - «Alla fine di quest’anno avrei potuto guardarmi intorno per cercare una guida a tempo pieno in un team privato, ma ho deciso di non farlo. Ho parlato con il team e Ducati e l’intenzione è quella di rifare come quest’anno, cioè sviluppo della moto e tester, insomma quello che fa Pirro in MotoGP». E’ quanto dice Luca Scassa, parlando del suo futuro prossimo nel campionato di Superbike.

QUESTIONE DI MARKETING - Per la prossima stagione sarà dunque di nuovo con l’Aruba.it Racing – Ducati Superbike Team per collaudare e provare le moto, ma scenderà in pista anche come wildcard «come Imola, Misano e Magny-Cours, perché quello francese è il secondo mercato di riferimento per Aruba e l’azienda ci tiene a schierare tre moto». Il suo ruolo nel team sarà anche fare da ‘tramite’ tra la squadra ed il main sponsor Aruba, che nel 2015 ha preso in mano l’ambito comunicativo e marketing della squadra. «E’ stato un anno formativo dall’altro lato della sedia, quindi nella parte gestionale, di marketing e del rapporto con gli sponsor – ha detto ancora Scassa - Questo mi ha anche insegnato il giusto comportamento da adottare come pilota, perché guardando da un’altra prospettiva si capiscono tante cose. Quando si è piloti si rischia di stare troppo nella propria campana di vetro, in quello che è un approccio molto egocentrico stile ‘ci sono solo io, il resto non conta’. Ora invece ho capito quanto è importante tenere il gruppo unito, aiuta molto a dare il massimo».

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