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Bagnaia esclusivo: "Voglio stimoli, non fare come Marquez. Sinner un esempio"

AFP

Conquistato il terzo Mondiale, il torinese si prepara :"Si dice che non c’è due senza tre, però io non mi voglio fermare a tre... "

Conosce il proverbio non c’è due senza tre? Il suo 63 è composto da multipli di due, come i suoi titoli di MotoGP, e di tre, come quelli che ha vinto in carriera e quello consecutivo della top class inseguirà da marzo…

"Io ai numeri ci credo, al punto che spesso mi trovo a consultare wikipedia per guardarli e riguardarli. Tutti dicono che ai record non ci pensano, ma non è vero. E quando vinci, vuoi soltanto rivincere. A dirla tutta, non vorrei fermarmi a tre… Sì, vorrei andare avanti a lungo. Non mi pongo limiti".

Valentino deve iniziare a tremare? Qual è la lezione più grande che le ha insegnato? (sorride)

"Di godermi le cose e di non pensare troppo. Anche per questo sto pensando solo a queste ultime vacanze, non al campionato che verrà. Figuriamoci oltre".

E quale è la lezione che Pecco Bagnaia ha dato ai giovani che lo guardano in tv e che vorrebbero fare il suo mestiere?

"Di crederci sempre e non mollare mai. Se uno ci crede veramente, al traguardo ci arriva. Qualsiasi cose ti succeda per strada".

Se la sente di raccontare il dolore che ha provato a Barcellona, quando le è passata sopra Binder?

"Tostissimo. Non ho mai voluto farlo davvero, ma per due settimane il dolore fisico è stato molto forte. La mia gamba era di tutti i colori tranne quello che doveva essere, così gonfia da essere brutta anche solo a guardarla. Muovermi è stato un problema, ma l’aspetto più limitante è stato quello mentale. La gente mi ha considerato un supereroe perché sono tornato subito in moto e ho corso dopo pochi giorni a Misano, ma quell’incidente nella testa io l’ho patito per due mesi e mezzo. E quello che c’è voluto a sprigionare tutto me stesso nel giro secco e nella Sprint Race, quando bisogna rischiare di più".

Onestamente, uno che ha vinto con una rimonta impossibile nel 2022 e nonostante quell’incidente nel 2023, non è che rischia di sentirsi pervaso dal delirio di onnipotenza?

"No, sotto questo punto di vista sono tranquillo. Non ho mai sottovalutato l’avversario e non ho mai avuto manie di grandezza".

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