ROMA - La stagione di MotoGP che prende il via nel weekend con il GP di Portogallo, sarà la seconda senza Valentino Rossi in pista. Il campione di Tavullia rimane però all'interno del paddock, sia con il proprio team, sia con la presenza dei piloti provenienti dalla propria Academy, a partire dal campione in carica Francesco Bagnaia. Nonostante non sia più in pista con le due ruote, Rossi è sempre un argomento di discussione nel motomondiale. Il riferimento è al celebre episodio del 2015 a Sepang, che Marc Marquez ha riproposto all'interno del proprio documentario All In su Amazon Prime, con parole al veleno nei confronti della leggenda italiana. Parole a cui Valentino ha risposto, nel suo intervento al podcast BSMT di Gianluca Gazzoli: "Marquez ha deciso di farmi perdere il mondiale. Si è inventato scuse, dicendo che gli avevo fatto qualcosa, ma la realtà è che per lui ero semplicemente il mito da distruggere, così che lui potesse prendere il mio posto".
"Una cosa mai vista. Calcio? Macché"
Con Marquez, per Rossi, non è stata solo una rivalità: "Non si è mai visto che un pilota corresse per far vincere un altro, è stato bruttissimo. È stato un anno stellare in cui avrei potuto vincere il decimo mondiale, mi ha impedito di mettere la ciliegina sulla torta della mia carriera". Il 46 ha anche respinto le accuse di aver dato un calcio a Marquez per farlo cadere: "Mi ha dato fastidio tutta la gara, ha provato a buttarmi giù, poi io l'ho stretto e ci siamo toccati. Dice che gli ho dato un calcio, ma non gliel'ho dato. Poi siamo andati dai commissari e pensavo che lo avrebbero penalizzato, invece hanno fatto partire me ultimo. Io dissi agli steward 'a Valencia farà il guardiaspalle a Lorenzo per farlo vincere'. Non hanno voluto credermi; è questa la cosa brutta, era una cosa annunciata - sottolinea Rossi -. A Marquez dissi 'ti rendi conto della figura che stai facendo? Ti ricorderanno solo per questo, qualsiasi cosa farai'. Mi ha guardato stando in silenzio, è stato bruttissimo".