ROMA - In pista cerca sempre la perfezione e quando non va in moto Jorge Lorenzo fa una vita da «buddista». È lo stesso pilota della Yamaha a confessarlo in un'intervista al quotidiano spagnolo As. «Avrei l'opportunità di godermi la vita, ma le mie ambizioni e il mio perfezionismo non mi permettono di godermela veramente, perché voglio il massimo da me stesso e dalla mia carriera. Questo significa che non ho molto tempo - spiega - ad esempio quando ero più giovane non festeggiavo mai dopo una vittoria. Adesso mi concedo questo lusso e nel motorhome beviamo qualche birra e ascoltiamo un po' di musica con il team. Ma esclusi questi momenti faccio una vita da buddista - aggiunge - bisogna fare dei sacrifici se si vuole vincere»
FISICO Lorenzo, che ha compiuto 29 anni a maggio, comincia a sentire un po' il peso dell'età: «Quando avevo 15 o 20 anni, ero fresco come una rosa anche dopo le gare più impegnative. Adesso ci metto due giorni a tornare in forma dopo le vacanze e dopo le gare più dure mi sento come se avessi corso una maratona. Man mano che passano gli anni questa sensazione peggiora - dice - per questo è importante seguire una buona dieta e lavorare e duro e continuare a divertirsi in quello che si fa. Prendete ad esempio Valentino Rossi, che corre nel suo Ranch circondato da piloti giovanissimi. Così ha trovato ancora energia per riuscire a correre in MotoGp».
JORGE PAPA' Infine, Lorenzo parla del progetto di mettere su famiglia: «È bello diventare papà e avere una propria famiglia, ma è importante farlo con la persona giusta. Bisogna essere sicuri perché ci sono persone che non danno peso a questa cosa e poi le cose vanno male - dice - io non ho fretta, ma credo sia normale voler mettere su famiglia e naturalmente voglio farlo anche io».