ROMA - «E’ stata una stagione incredibile. Il mio obiettivo era essere il primo pilota dei team satelliti e non mi aspettavo affatto di piazzarmi davanti a una moto ufficiale». Bradley Smith traccia il bilancio del 2015, estremamente positivo per lui che a bordo della Yamaha Tech3 ha conquistato il sesto posto nella classifica finale, davanti ad Andrea Dovizioso. Peraltro, il britannico è uno dei pochi piloti che ha portato a termine tutte le gare, andando sempre a punti.

SICUREZZA «Bisogna mantenere la calma per ottenere certi risultati sotto pressione. Penso però che più si invecchia più è facile rimanere tranquilli», ha spiegato a Crash.net. Smith spiega anche che il rapporto con la squadra è determinante: «E’ importante anche il modo in cui si parla, l tono della voce. Urlare mentre ti ascoltano non serve, è più difficile accettare quello che si sente. Se tutti sono calmi, nessuno si sente “minacciato”». Smith pensa che la migliore gara di quest’anno è stata quella di Misano, dove ha chiuso in seconda posizione: «E’ stato un azzardo, c’erano tantissime emozioni nella mia testa. Mi chiedevo se ce l’avrei fatta e ce l’ho fatta».