Graziano, sorpreso da questo inizio travolgente?
«Non sono presuntuoso, tanto meno Valentino: quindi dico un po’ sì. Però Valentino ci ha già insegnato qualche volta che è capace di superare i limiti...».
Lui stesso dice di essere più forte di prima.
«Concordo. Ha senso dire che Valentino non è mai stato così forte. Mi sembra di vedere le gare della 125. Ha le stesse motivazioni e grinta. Solo che da allora è cresciuto: è migliorato come pilota, si prepara meglio, ha imparato tanto, ha più esperienza».
Anche vent’anni in più...
«L’età a un certo punto pone limiti fisici e mentali, ma per fortuna non è il caso di Valentino».
La vittoria in Argentina è stata un colpo alla Maradona.
«Valentino in quella gara ha coronato un inseguimento che durava cinque anni, da quando s’è fatto male nell’ultima stagione in Yamaha, quindi è andato in Ducati ed è tornato. Anni difficili. Ma non ha mai pensato al ritiro e ora è nella forma migliore di sempre».
Marquez ne ha fatto le spese e ora s’è pure infortunato a un dito. Non pensa che ci siano molte similitudini con il 2010 di Vale?
«No, sono situazioni differenti. Come sono anni che non si vede un combattimento così bello e intenso tra due piloti».
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