ROMA - L'appuntamento con il GP di Thailandia potrebbe essere rimandato al 2022: è questa la decisione che le autorità del paese asiatico starebbero valutando. I media tailandesi, come "Bangkok Post", riportano la notizia secondo la quale le autorità hanno deciso di annullare la gara prevista originariamente in calendario per il prossimo 10 ottobre. La MotoGP, quindi, non dovrebbe correre al Chang International Circuit di Buriram per il 2021 con gli organizzatori che vedranno il loro contratto quinquennale stipulato partire dal 2022 arrivando fino al 2026, anche se al momento manca ancora la conferma ufficiale da parte della Dorna.

Il poker asiatico a rischio?

Il passo indietro che potrebbe essere compiuto dal governo thailandese a causa della pandemia da Covid-19 metterebbe quindi a rischio anche le altre gare: il GP di Tahilandia, infatti, sarebbe stata la seconda di quattro tappe che comprendono anche gli eventi in Giappone (3 ottobre), Australia (24 ottobre) e Malesia (31 ottobre). Dopo il rinvio dei GP di Argentina e Stati Uniti, previsti originariamente ad aprile, il rischio che la MotoGP possa essere costretta a rinunciare ad altre gare non è più un miraggio.