Paola Cortellesi e Antonio Albanese si incontrano (e scontrano) sul grande schermo nel film di Riccardo Milani, Mamma o papà?, remake del film francese del 2015 Papa ou maman? diretto da Martin Bourboulon.

Dopo quindici anni di matrimonio, Paolo e Lea hanno deciso di divorziare in maniera civile, per non diventare l’ennesima coppia che trascorre le serate davanti alla televisione tanto per non restare da soli. Sono d’accordo su tutto – figli, mantenimento, divisione dei beni – fino a quando qualcosa non ostacola il piano così congegnato: ad entrambi, professionisti affermati, arriva una proposta di lavoro dall’estero. A questo punto i figli diventano un problema: chi resta in Italia ad accudirli, consentendo all’altro di realizzare il sogno professionale?

Milani ha coraggio: in un paese mammone e attaccato alla famiglia come l’Italia, costruisce una Guerra dei Roses in cui due genitori sono disposti a tutti pur di non avere l’affidamento dei figli: Lea, la madre(interpretata dalla Cortellesi), arriva ad avvelenarli; Paolo (Antonio Albanese), il padre, li trascina in una casa diroccata vicino alla ferrovia costringendoli. I due sono disposti a tutto pur di non avere la custodia della prole fino a mettere in pericolo anche il loro lavoro e i nuovi rapporti umani instaurati.

La coppia Cortellesi-Albanese, ovviamente, funziona: diretta dal marito, l’attrice tira fuori dal cilindro un efficace accento veneto (il film è ambientato vicino a Treviso) e costruisce la sua Lea come una donna che vuole, anzi pretende di realizzarsi non solo all'interno della famiglia, che non accetta il ruolo di cameriera dei figli e del marito, che getta via la cesta dei panni da stendere per raggiungere obiettivi professionali e affettivi; il secondo mette da parte le maschere a cui ci ha abituato per consegnare un personaggio da commedia spiccatamente francese.