TORINO - È finita l’era in cui i piloti dovevano stare perennemente a dieta, ma certo non è finita quella in cui ogni squadra cerca di limare il più possibile sul peso delle auto. Non a caso su tutte le monoposto domina il colore nero che, in realtà, è quello del carbonio non verniciato. Ne ha tanto la Mercedes, che infatti definisce la sua livrea “total black”, ma anche sulla rossa Ferrari le parti nere sono estese. Per qualche squadra, il peso - specie l’anno scorso - è stato un vero incubo e la Red Bull, che alla fine s’è rivelata la migliore (tanto da vincere il titolo piloti e il titolo costruttori), iniziò il 2022 con un’evidente sovrappeso. Un problema poi risolto nel corso della stagione (come si è visto dai risultati). Adesso non si parla di auto, ma di piloti. Il peso del pilota è convenzionale (80 chili) ed è chiaro che mettere alla guida un pilota più leggero può permettere alla squadra di avere un’auto un po’ più pesante. Oppure, se l’insieme auto-pilota eccede il peso minimo (798 chili), si può intervenire con delle zavorre (utili a migliorare il bilanciamento e quindi le prestazioni). Per questo è necessario che - anche se non è più l’era delle diete - il pilota non pesi troppo. Soprattutto non prenda peso durante la stagione, né tantomeno durante il periodo di riposo tra un campionato e l’altro. Che, secondo quanto si apprende dai media olandesi, sembra essere quello che è accaduto a Max Verstappen. Tra relax, festeggiamenti per il Mondiale, voglia di concedersi qualche piccola trasgressione culinaria, pare che il campione del mondo abbia preso qualche chilo di troppo (quanti non vuole dirlo). Ma sta di fatto che nelle ultime sei settimane ha perso 10 chili. Notevole. 

Max e i vantaggi del peso-forma

Lui stesso lo spiega così: «Per tutta la stagione mi sento un po’ al di sotto del mio peso ideale, durante le vacanze mi piace mangiare e bere quello che voglio e divertirmi un po’». Poi, si sa, non è che le abitudini alimentare olandesi siano delle più salutari, prendere qualche chilo è molto facile... 
Ma una curiosità decisamente più intrigante è un’altra: Max Verstappen, come fanno da sempre i piloti del Motomondiale ha deciso di alloggiare su un motorhome parcheggiato direttamente all’interno dell’autodromo. Viene da chiedersi dove riesca a sistemarlo, visto che le aree interne (quelle non a contatto con il pubblico) in genere sono tutte occupate (non bisogna dimenticare che oltre ai mezzi per la gara principale, ci sono quelli di tutte le gare di contorno, dalla Formula 2 in giù, sino alla Porsche Supercup). E tuttavia un posto deve averlo trovato, se è così sicuro del fatto suo... I vantaggi sono evidenti: «Posso restare più concentrato sulla gara e anche dormire un po’ di più al mattino». Vero. Il viaggio dall’hotel all’autodromo, nelle mattinate di sabato e domenica, rischia di essere sempre difficile nonostante l’aiuto delle forze dell’ordine. Ne sa qualcosa Sebastian Vettel, che l’anno scorso è stato scambiato per uno spettatore in bicicletta ed è stato spintonato malamente da alcuni agenti che volevano agevolare il passaggio di... Alonso. Dunque, alla fine, una buona decisione, anche perché i motorhome che usano i piloti sono dotati di ogni comfort e permettono di riposare meglio che in un hotel di lusso.