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Ferrari SF-24: non è un clone della Red Bull. Dove è cambiata la nuova Rossa

Guidabilità è la parola chiave della monoposto presentata ieri: non è una rivoluzione rispetto al passato. E Vasseur blinda il futuro per pensare al presente

SF-24: razionale e pulita. La parola chiave è guidabilità

Nessuna inversione a “U”, tanto meno un copia e incolla del gioiello di Adrian Newey che per altro ieri mattina, in barba al caso Horner (presente) e al varo della Ferrari, ha effettuato a Silvestione il filming day (la Ferrari lo farà oggi) della RB20, che invece appare più che uno sviluppo della RB19. Razionale e pulita sono i termini più associati alla SF-24. A Maranello la parola chiave è guidabilità, rende l’auto più facile e prevedibile, meno influenzabile dai layout delle piste e ancora più dalle condizioni meteo (vento e temperatura). Il telaio (più lungo ma con un naso più corto) è stato rifatto, spostando indietro ingombri e pesi per fare spazio all’aria da confl uire sul fondo, ma le pance non sono completamente Red Bull: conservano un canyon che dimostra quanto in Ferrari credano ancora nel “by pass duct”.

Ancora più è antitetica alla scelta di Milton Keynes la conferma (unico team) della sospensione posteriore pull-rod (a tirante). Funzionerà? «Lo scopriremo molto presto» sorride Vasseur riferendosi ai test della prossima settimana in Bahrain, dove il Mondiale scatterà sabato 2 marzo. Le prime impressioni dei piloti, al simulatore ma anche con i pochissimi (5) giri di istallazione effettuati ieri, sono positive. «Sì, sembra che abbiamo risolto i nostri problemi, ora dobbiamo vedere se c’è anche la prestazione, ma la strada giusta l’abbiamo intrapresa da mesi» afferma il team principal che mette in chiaro due concetti. Il primo: «Non sarà un anno di transizione». Vuole vincere subito la Ferrari. Parola Mondiale vietata dal manager («mi accontenterò di vincere più di una gara o puntiamo al campionato? Se vinci più gare significa migliorare la classifica»), ma ancor più parlare di Hamilton e del futuro. «Abbiamo fatto un annuncio così anticipato proprio per non avere distrazioni e concentrarci soltanto su questa stagione». Il secondo concetto è che la battaglia alla Red Bull sarà dura: «Non faccio commenti su Horner né voglio approfi ttare della situazione, anche perché tecnici li abbiamo già reclutati e continueremo a farlo indipendentemente da quello che succede agli avversari». Eccola l’aggressività.

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