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F1 Ferrari, Leclerc: "Le mie parole travisate: non sono razzista"

Getty Images

Il numero 16 della Rossa rispedisce al mittente, attraverso i canali social, le accuse di chi sembra non perdonargli il fatto di non inginocchiarsi prima delle gare

SILVERSTONE - "È molto triste vedere come le mie parole vengano distorte per creare titoli che mi fanno sembrare un razzista. Non sono razzista e odio assolutamente il razzismo. Il razzismo è disgustoso". Charles Leclerc, attraverso il suo profilo Twitter, risponde in maniera forte e decisa, alla vigilia del Gran Premio del 70° Anniversario sul circuito di Silverstone, a chi lo accusa di non essere solidale con gli altri piloti sulla questione razzismo.

Massimo Rispetto

Il pilota monegasco della Ferrari è stato criticato perché ha deciso, al pari di altri suoi colleghi, di non inginocchiarsi sulla griglia di partenza dei gran premi, come invece fatto da altri in segno di solidarietà dopo la morte in America dell'afroamericano George Floyd. "Smettete di mettermi nella stessa disgustosa categoria di persone che discriminano gli altri per il colore della pelle, per la religione o la razza. Io non sono come loro e non lo sarò mai. Sono sempre stato rispettoso con tutti e questo dovrebbe essere la norma nel mondo di oggi", aggiunge Leclerc, prima di concludere. "Chiunque stia usando la mia immagine per promuovere idee sbagliate, per favore la smetta. Non sono in politica e non voglio essere coinvolto in queste cose".

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