Antonelli con la classe
Al contrario è stato accompagnato dalla sua classe dell'ITC Salvemini, per una gita scolastica indimenticabile, con foto ricordo e persino qualche palleggio nel paddock, per non dimenticare di essere adolescenti. Un contorno speciale, ma per il momento è mancata la portata principale, i risultati, in particolare al cospetto di un George Russell quarto sia in mattinata che nel pomeriggio, quando il margine tra i due si è dilatato a quasi otto decimi. «A parte l'errore sull'attacco al tempo - ha proseguito Kimi - le impressioni sul long run sono state buone, direi che in merito al ritmo sono contento. Quindi ora vediamo di sistemare la qualifica».
Serve la fiducia, e su un circuito come Imola - per quanto rappresenti casa e non abbia segreti per Antonelli - non è mai semplice. «Quando non riesci a mettere assieme dei run puliti al venerdì, non è il massimo. Ma il feeling è buono». Lo sguardo puntava all’insù, verso la terrazza dove Stefano Domenicali - altro tifoso rossoblù - ha portato il Bologna, con parecchi calciatori che sfoggiavano il cappellino nero della Mercedes. La squadra di Italiano ha fatto il proprio dovere, ora attende la replica dell’altro eroe sportivo cittadino.