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Ferrari, per sostituire Binotto ne servono due

Tutte le squadre top hanno una direzione tecnica e un team principal: a Maranello Mattia svolgeva entrambe le funzioni di vertice

La comunicazione che ha interrotto il rapporto

Tornando all’attualità stretta, la Ferrari ha comunicato ieri la fine del legame con Mattia Binotto (che tecnicamente si è dimesso). Il Team principal resterà in carica sino alla fine dell’anno, mentre si cercherà il successore. Ma è probabile che questa data sia stata inserita nella normale negoziazione dell’uscita anticipata (è previsto anche un periodo di “gardening” durante il quale Binotto non potrà lavorare per altre squadre). Nel comunicato parla l’ad Benedetto Vigna (e non il presidente John Elkann): «Desidero ringraziare Mattia per i suoi numerosi e fondamentali contributi nei 28 anni passati in Ferrari, e in particolare per la sua guida che ha portato il team ad essere di nuovo competitivo». Stringate (ma sentite) le parole di Binotto: «Con il dispiacere che ciò comporta, ho deciso di concludere la mia collaborazione con Ferrari. Lascio un’azienda che amo, della quale faccio parte da 28 anni, con la serenità che viene dalla convinzione di aver compiuto ogni sforzo per raggiungere gli obiettivi. Lascio una squadra unita e in crescita. Una squadra forte e pronta per ottenere i massimi traguardi, alla quale auguro ogni bene per il futuro».

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