TORINO – Il segreto della Mercedes? Nessuno è insostituibile. Lo ha spiegato Toto Wolff, il team manager della scuderia tedesca in un’intervista rilasciata al sito Autosport. «All’interno di un team di Formula 1, a causa del contesto normativo in continua evoluzione e delle sfide da affrontare, non c’è una struttura statica: è dinamico. Non puoi congelare un gruppo perché ha successo, devi occuparti della prossima generazione di leader e devi adattarti alle nuove sfide. Questa organizzazione non dipende da un singolo individuo; quando l'attuale generazione di leader se ne andrà, il team dovrà essere altrettanto forte, ma in modo diverso, perché nessuno sostituirà James, Andy, Mark Ellis o Aldo Costa».
TRIONFI IN SERIE - Wolff ha spiegato che Mercedes si è molto concentrata sulla crescita del personale interno, in modo che non fosse vulnerabile ogni volta che si fossero spostati i grandi nomi del personale tecnico. Un esempio è stato l’addio di Paddy Lowe, che ha lasciato il ruolo di direttore tecnico esecutivo della Mercedes prima del 2017 per trasferirsi alla Williams. Nonostante questo la Mercedes ha infilato la quarta vittoria consecutiva in F1, con James Allison alla guida della “squadra telai” che comprende anche Aldo Costa, Geoff Willis, Mark Ellis e John Owen, mentre Andy Cowell è rimasto a capo della divisione motori. «La mia sfida personale? Sapere che, se un giorno dovessi lasciare, questa squadra potrà fare ancora meglio anche senza di me».
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