ROMA - La vera McLaren è quella vista nel Gp degli Usa. È il commento di Eric Boullier, race director della scuderia britannica, che ad Austin ha chiuso con il quinto posto di Alonso e il nono di Jenson Button, riscattando la deludente prova del Gran Premio in Giappone. Un netto miglioramento nei risultati, dovuto anche alle caratteristiche del circuito texano: «Le performance della nostra macchina sono state le stesse, solo che soffriamo molto le curve ad alta velocità e andiamo bene in quelle lente - spiega ad Autosport - In Giappone non abbiamo trovato un buon bilanciamento e abbiamo sofferto sia in qualifica che in gara, dove non abbiamo sorpassato nessuno. Ad Austin invece abbiamo effettuato molti sorpassi, è quella la nostra vera condizione e se guardiamo alle ultime cinque gare, il pessimo risultato del Giappone è stato solo un episodio»
PROSSIMA STAGIONE Quanto al problema delle curve veloci, Boullier spiega che è una questione da risolvere nella prossima stagione piuttosto che ora. «Adesso non ne vale la pena, dobbiamo invece pensare a come essere rapidi in tutte le curve nel 2017, studiando le nuove regole». Poi Boullier, ammette che sul quinto posto di Alonso ha pesato anche la fortuna, visti i numerosi ritiri registrati in Texas: «Dobbiamo essere realistici perché sappiamo che la nostra vera posizione è intorno all'ottavo posto, ma siamo soddisfatti dell'ultima gara perché siamo partiti bene, abbiamo fatto un buon giro e abbiamo sfruttato bene le gomme durante tutto il Gp».