ROMA - Sorride sempre, ma ha imparato che quando è il momento giusto è necessario alzare la voce. Daniel Ricciardo rivela ad Autosport un nuovo aspetto della sua personalità. Venuto fuori quest'anno dopo gli errori, non suoi, che gli hanno fatto perdere due potenziali vittorie, prima a Barcellona e poi a Montecarlo. «Sono sempre sorridente e la gente mi vede come un ragazzo simpatico, ma è anche necessario che sappiano che posso arrabbiarmi se le cose non vanno bene. Non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno» dice l'australiano.
AL TOP Passata la rabbia per i due inconvenienti Ricciardo si è rimesso a lavorare duro, la sua Red Bull è migliorata e ha chiuso la prima metà della stagione con due podi di fila: il terzo posto nel Gp d'Ungheria, il secondo in quello di Germania. E nonostante le occasioni di vittoria mancate, crede che questa del 2016 sia la miglior metà di stagione che abbia mai disputato, per «il livello raggiunto sia nelle qualifiche, migliorate di continuo, che in molte gare: dal primo giorno di test ho avuto delle buone sensazioni e non le ho ancora perse».