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F1, Mercedes ribadisce il no a ordini di scuderia

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Il team lascerà liberi Hamilton e Rosberg: «Ma serve rispetto per i valori della squadra»

SILVERSTONE - I piloti della Mercedes rimangono liberi di competere per il titolo Mondiale di F1 dopo il contatto tra Rosberg e Hamilton nell'ultimo giro del Gp d'Austria. A dirlo è la stessa scuderia, che ha specificato che «le regole di ingaggio sono state rese più rigide per includere maggiori deterrenti al contatto tra le nostre vetture». Solo in ultima istanza potrebbero essere imposti in futuro i cosiddetti ordini di scuderia.

LIBERTA’ E CORRETTEZZA «Crediamo che la libertà di competizione sia l’essenza della Formula 1, anche tra compagni», continua la Mercedes. Tuttavia «tale libertà va affiancata al doveroso impegno da parte dei nostri piloti di rispettare i valori della squadra. Nelle ultime cinque gare sono arrivati tre incidenti che ci sono costati più di 50 punti nel campionato costruttori». Per questo «abbiamo rafforzato le regole di ingaggio per rendere maggiori i deterrenti in caso di contatto tra le nostre vetture. Dopodiché, ci fidiamo dei piloti per la gestione della situazione in pista. Il loro destino è nelle loro mani».

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