ROMA - È stata la vera sorpresa di questo inizio di mondiale: Romain Grosjean è riuscito ad andare a punti sia in Australia che in Bahrain, conquistando un sesto e un quinto posto storici per un team debuttante come la Haas. Era dal 2002, con la Toyota, che una scuderia di F1 non conquistava punti all'esordio. Adesso Grosjean ha 18 punti in classifica piloti, come Kimi Raikkonen della Ferrari. Un exploit che ha logicamente fatto contenta la sua scuderia: «Credo che abbia già ripagato l'investimento che abbiamo fatto su di lui - ha spiegato Gunther Steiner, team principal della Haas - se avessimo ingaggiato un pilota sponsorizzato probabilmente non saremmo dove siamo».
ESPERIENZA Sempre secondo Steiner, l'importanza di aver preso Grosjean non sta solo nelle prestazioni dei primi due Gp, ma nel bagaglio di esperienza che il francese ha messo a disposizione. «Ci chiedevamo spesso "il materiale è abbastanza buono, la macchina va bene?" Romain ci ha dato la risposta - ha proseguito - ma il suo apporto è stato importantissimo durante la fase di sviluppo della monoposto. Quando lui diceva che era tutto ok e che la macchina andava bene come quelle che aveva guidato in precedenza, allora prendevamo coraggio». Infine, arrivano complimenti anche per Esteban Gutierrez, sfortunato nelle prime due gare, entrambe concluse con un ritiro: «Anche lui - conclude Steiner - sta facendo un fantastico lavoro, è il compagno ideale per Grosjean».