Stefano Vecchi ha 53 anni, è un bergamasco di Mapello e, alla guida del Vicenza per la seconda stagione consecutiva, ha messo in pratica le due parole che riassumono la filosofia di vita della gens orobica: mòla mia. La traduzione dal vernacolo è superflua. È stato obbedendo alla regola del suo allenatore che il Lanerossi ha rincorso il Padova per sette mesi, partendo da uno svantaggio di 10 punti e oggi, a 360' dalla fine, sopravanza gli euganei di una lunghezza, in un testa a testa entusiasmante. E poiché ognuno è artefice del proprio destino, il Vicenza sa che la riconquista della Serie B ora dipende da se stesso. L'impresa di Vecchi e dei suoi giocatori è stata titanica, considerato il valore assoluto del Padova che, ovviamente, non intende arrendersi. La grande rimonta ha scatenato l'entusiasmo di una città intera: il 6 aprile, saranno almeno diecimila al Menti, sotto lo sguardo di Paolo Rossi, la cui statua troneggia nel Largo a lui intitolato, con un gesto di gratitudine e di affetto che fa onore ai vicentini.
Vicenza, che numeri
Imbattuto in casa da 16 mesi, il Vicenza ha costruito la rincorsa grazie alla migliore difesa dei tre tornei di C (18 reti le reti subite in 34 incontri); il terzo attacco del girone A (54 gol dietro ai 60 del Padova e ai 59 dell'Atalanta Under 23). Rispetto a un anno fa, i biancorossi contano 18 punti in più. Vecchi raccoglie i frutti di un lavoro appassionato e competente, foderato dalla tenacia di un allenatore che alle spalle ha i brillanti successi ottenuti con la Primavera dell'Inter (2 scudetti, 2 Coppe Italia, una Supercoppa, 2 Tornei di Viareggio), colti dopo le esperienze professionistiche iniziali con la Spal, il Sudtirol e il Carpi. Per due volte, durante l'esperienza nerazzurra, Vecchi fu chiamato a guidare la prima squadra: nel 2016, quando venne esonerato De Boer e nel 2017, dopo l'addio di Pioli. Nel 2023, Vecchi ha firmato la storica promozione in B della Feralpi Salò. Alla fine dello stesso anno, ha preso in mano il Vicenza: l'ha portato al terzo posto e alla finale playoff persa con la Carrarese. È rimasto e non ha mai mollato. Tutto si tiene.