Con il morale alle stelle dopo la vittoria sulla capolista Padova, arrivata dopo un punto nelle precedente quattro partite e oltre 300' senza gol, il Novara si presenta oggi per la prima volta al Ballarin di Chioggia per conquistare la quinta vittoria esterna. Un successo che, al tempo stesso, potrebbe certificare la salvezza aritmetica e, soprattutto, continuare a credere nei playoff. Azzurri che a cinque giornate dal termine della regular season si trovano al decimo posto, ultima posizione utile per non dover andare in vacanza a fine aprile. Obiettivo fare... 13 vittorie, la quinta in trasferta, dopo un campionato dove è mancata la continuità e sono venuti meno i risultati con le medio-piccole: nella gara di andata il fanalino di coda Clodiense impose lo 0-0 al Piola. Novara che tra le squadre che lo precedono in classifica oltre al Padova, ha vinto a Trento, in casa con l'AlbinoLeffe, pareggiato con Feralpisalò e Atalanta in trasferta, Vicenza in casa, ottenuto sei punti col Renate.
Le parole di Gattuso
Un motivo in più per credere nello spessore di un organico che non attua il minutaggio sugli under (con un mancato introito), che ha oltre dieci giocatori sopra i trent'anni, tra le società con l'età media più elevata della terza serie. Ma anche costretto più volte a fare di necessità virtù per le molteplici assenze. Stagione conclusa da settimane per il laterale destro Ghiringhelli, contro i veneti forti gli infortunati Morosini (miglior realizzatore con 6 reti) e Asencio, gli squalificati Calcagni e Da Graca, mentre sono da valutare le condizioni di Lorenzini febbricitante. Il tecnico Giacomo Gattuso ostenta ottimismo e infonde fiducia: «La vittoria sul Padova ci ha dato la carica giusta dopo una settimana davvero complicata. Ho avuto l’ennesima dimostrazione che il gruppo mi segue ed è coeso: io sarò sempre grato a questi ragazzi. Sono anche sicuro che dalla sconfitta con il Caldiero abbiamo imparato quanto è fondamentale affrontare tutti gli avversari con l’atteggiamento giusto. Per la Clodiense la partita contro di noi può essere forse l’ultima chance per riaprire il discorso salvezza».
Vietato commettere passi falsi
Novara da ieri sera in ritiro in Veneto, consapevole che a cinque giornate al termine del campionato (tre trasferte con Clodiense, Lumezzane e Triestina, due gare al Piola con Arzignano e Trento) è vietato commettere passi falsi e serve una prestazione convincente per conquistare i tre punti. Conferma del collaudato modulo 3-5-2, Minelli in porta, difesa se non dovesse farcela Lorenzini al suo posto Cannavaro accanto a Bertoncini e Khailoti. In mezzo al campo capitan Ranieri (che domenica col Padova ha festeggiato le 100 presenze in azzurro) il metronomo, interni Di Munno e Basso, sulle corsie esterne Donadio (alla ricerca del primo gol in campionato) a destra, Agyemang a sinistra. Davanti Ganz e Gerardini o Akpa Chukwu. Tre ex nei lagunari: gli attaccanti Marco Firenze e Gianmarco Zigoni e l’allenatore Bruno Tedino subentrato alla 23ª ad Antonio Andreucci, esonerato dopo quasi cinque sulla panchina dei granata, che hanno la seconda peggior difesa del girone A con 58 gol subiti, dietro al Caldiero 59. Un motivo in più per il Novara per conquistare i tre punti.